Ecco chi era Aurelia, uccisa a 32 anni dal compagno: "Una donna splendida, amava visceralmente i suoi figli"

ROVEREDO IN PIANO. Era una giovane donna solare, bellissima. Mamma di due bambini e impegnata nel sociale. Così gli amici ricordano Aurelia Laurenti, 32 anni, assassinata dal compagno Giuseppe Forciniti, infermiere di 33 anni, a poche ore dalla giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Dal 2013 abitavano nella villetta in via Martin Luther King dove si è consumato il delitto. Dalla loro unione sono nati due bambini, un maschio e una femmina a cui, come fa sapere il sindaco di San Quirino, Gianni Giugovaz, Aurelia era "legata visceralmente".
"Era una donna splendida, spesso parlavamo assieme dei lavori da fare in casa", ha commentato una vicina. "Non si sentivano litigi tra i due, sembravano una coppia felice". Qualcosa però, come racconta un'amica della vittima, si era incrinato nel rapporto tra Aurelia e Giuseppe. La coppia litigava spesso negli ultimi tempi. La mamma di lei, stando a quanto si è appreso, avrebbe chiamato il 112 dicendo che la figlia aveva avuto una discussione con il compagno e che non rispondeva a telefono.
Aurelia era molto impegnata anche nel sociale. Solo qualche anno fa si era candidata con Stefano Santarossa alle comunali di San Quirino.
LE TESTIMONIANZE
Il sindaco di San Quirino. «Era una ragazza solare che amava visceralmente i propri figli»: lo ha affermato, all'Ansa, il sindaco di San Quirino, Gianni Giugovaz, che conosce i genitori della donna uccisa la notte scorsa dal compagno, nel paese contermine di Roveredo in Piano.
«Stiamo parlando di famiglie di lavoratori, gente umile nel senso genuino e nobile del termine. Aurelia si era spostata a Roveredo alcuni anni fa ma continuava a frequentare la nostra comunità proprio perché portava dai nonni i figli».
Il primo cittadino in questi minuti si sta recando nell'abitazione dei genitori della vittima per portare il cordoglio della comunità: «Non so nemmeno quali parole usare - ha confidato -: che cosa si può dire a un padre che ha perso la propria figlia in circostanze così brutali? L'unica riflessione che mi sento di fare riguarda la terribile coincidenza del femminicidio con la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebrava proprio ieri. Dobbiamo tutti fare di più, perché il fenomeno è drammaticamente vicino a noi, come questo omicidio ci testimonia. La nostra comunità stamani non si dà pace per la perdita di Aurelia»
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