Eccessi alcolici e un caso di violenza sessuale: chiuso per 20 giorni un locale di Premariacco

La decisione del questore di Udine su Casali Pasch - Spuntino in campagna a seguito di «gravi fatti» che hanno coinvolto due ragazze. La difesa : «Già annullati tutti gli eventi del giovedì. Faremo ricorso»

La polizia giunta a Premariacco per rendere esecutiva la sospensione dell'attività del locale
La polizia giunta a Premariacco per rendere esecutiva la sospensione dell'attività del locale

 

I primi di luglio gli interventi delle forze dell’ordine, richiamati nell’area di Casali Pash, a Premariacco, dove erano state segnalate una rissa e, la stessa notte, anche un episodio di presunta violenza sessuale. E il giorno dopo una ragazza si era sentita male dopo aver assunto una quantità eccessiva di alcolici. Mercoledì, in seguito ai fatti di luglio, la questura di Udine ha notificato ai titolari del locale Casali Pasch-Spuntino in campagna un provvedimento di sospensione per 20 giorni della licenza di somministrazione e di pubblico spettacolo. «La decisione dell’Autorità di pubblica sicurezza – si legge nella nota diffusa dalla Questura – è stata assunta con funzione preventiva e non punitiva, è stata adottata a tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini».

Come ricorda la polizia, «nella serata del 4 luglio a seguito di una segnalazione per rissa tra gli avventori di un locale in cui si stava svolgendo un evento con musica e ballo, era sopraggiunta una pattuglia. All’arrivo dei carabinieri, un addetto alla Sicurezza aveva riferito che la rissa era stata sedata e che le persone coinvolte erano già state allontanate. Nella circostanza, lo stesso addetto alla sicurezza aveva indicato due persone sospettate di essere responsabili di una violenza sessuale consumatasi nei pressi ai danni di una minorenne che aveva confermato l’accaduto e individuato immediatamente i presunti responsabili, in seguito denunciati all’Autorità Giudiziaria». E il 5 luglio «un’altra minorenne si era sentita male per aver assunto una quantità smodata di alcolici».

Dopo la notifica del provvedimento di sospensione della licenza i titolari del locale esprimono, attraverso il legale Giovanni Stellato, «tutto il loro dispiacere, anche in considerazione della collaborazione, mai venuta meno, con le autorità e l’amministrazione locale». Il legale sottolinea, inoltre, che «già da fine luglio vi era stata la volontaria sospensione delle manifestazioni del giovedì e l’esternazione, da parte dei titolari, del proposito di non riprenderle, così come poi è avvenuto: non vi era più, quindi – sottolinea il legale –, più alcun tipo di pericolo per l’ordine pubblico e l’incolumità di terze persone»; ritengo che questo provvedimento – commenta l’avvocato Stellato – penalizzi in modo veramente eccessivo la principale attività, quella di ristorazione, del tutto disgiunta dagli eventi di pubblico spettacolo del giovedì». L’avvocato Stellato anticipa che proporrà, assieme al collega Andrea Cernich, un ricorso dal Tar. 

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