E quindici parroci sono guariti Qualizza: «Grazie ai medici»
Dopo un susseguirsi drammatico di notizie funeste che raccontavano di dieci decessi tra gli ospiti della nostra Fraternità sacerdotale, finalmente la lieta notizia della liberazione dal virus della quindicina di superstiti. La notizia non è venuta per caso, perché è stata preparata dal lavoro di una formidabile équipe che ha visto impegnate una decina di persone, che da vicino o da lontano, hanno curato i contagiati, tanto con il ricovero in ospedale, quanto con la cura a domicilio per i malati più lievi che, ora, possono esprimere personalmente il loro grazie.
La direzione della Casa sente il dovere di esprimere la sua riconoscenza, ricordando, uno ad uno, quanti si son prodigati in quest’opera indispensabile. Partiamo dal dottor Carlo Tascini, Direttore sanitario malattie infettive, per arrivare al dottor Carlo Pipan, del Centro servizi laboratori. Passiamo poi alla dottoressa Katia Mauro del Dipartimento di prevenzione e al dottor Luigi Canciani, Direttore Distretto sanitario di Udine. Ad essi si è unito anche l’ing. Musso di Friulmedica. Una menzione particolare va ai medici operativi in struttura dell’Usca, in specie alla dottoressa Patriarca Jennjfer e al dottor Enrico Bigotto. A tutti questi vanno collegati gli operatori del servizio infermieristico del Distretto.
Come si vede, un piccolo esercito, una task force di medici e infermieri si è mossa per affrontare questa subdola pandemia. La nostra Direzione, ancora una volta ringrazia, ammirata, per tanto lavoro, fatica, dedizione, con i benefici derivati, per i quali la nostra riconoscenza non ha termine. Auguriamo che a questa schiera operosa di medici e infermieri si uniscano tutte le Unità Sanitarie, in questo grande sforzo che dà lustro alle nostre strutture e alle persone che le animano, perché la salute accompagni tutti, soprattutto quelli più disagiati, a cominciare da noi anziani.
Di nuovo grazie e auguri per le feste natalizie. —
Cda Fraternità sacerdotale
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