È corsa agli aiuti per le terapie intensive: un friulano dona 1 milione di euro

Sono quattro le raccolte fondi online "riconosciute" dall'Azienda sanitaria del Friuli centrale

UDINE. C’è chi telefona per donare due euro, chi per una fornitura di materiali di prima necessità, chi organizza raccolte di fondi e chi, con maggiori disponibilità economiche, offre consistenti aiuti. A Pordenone un benefattore anonimo ha donato la somma record di 1 milione di euro per il reparto di Terapia intensiva, in prima linea nel fronteggiare l’emergenza sanitaria.

È scattata una vera gara di solidarietà tra i friulani per sostenere i fabbisogni delle Aziende sanitarie alle prese con il sovraccarico di impegni dovuti all’infezione di coronavirus. All’Azienda sanitaria universitaria del Friuli Centrale le chiamate dei cittadini mettono sotto pressione anche il personale incaricato di gestire le donazioni. Dall’Azienda fanno sapere che sono in corso svariate richieste di donazione e iniziative di raccolte fondi ancora tuttavia non formalizzate con il versamento.

Quattro le raccolte di fondi avvallate finora dall’Azienda: la campagna GoFundMe “Covid: per terapie intensive di Udine e Trieste” di Gabriel De Monte e Riccardo Forza, l’iniziativa “Sosteniamo la terapia intensiva in Fvg organizzata da Claudia Guido, la raccolta fondi online GoFundMe “Covid19-raccolta-per-malattie-infettive” di Andrea Feudi e la campagna GoFundMe “Covid-19, terapia intensiva Ospedale di Udine” – creata da Guido Variola. Al momento, informa l’Azienda Sanitaria i fondi arrivati ammontano 49 mila 984, 20 euro, ma molti altri stanno per arrivare: tra i primi imprenditori a muoversi ci sono stati i titolari del centro commerciale “Città Fiera” attraverso l’associazione onlus Nicopeja, nata dal desiderio dei coniugi Antonio Maria Bardelli e Cristina Nonino di aiutare e tutelare i bambini e le persone in difficoltà in primis in Friuli Venezia Giulia, ha donato per ora 100 mila euro per le strutture dell’Azienda sanitaria del Friuli Centrale.

«Abbiamo dovuto ragionare insieme ai responsabili della sanità e agli amministratori della Regione per capire dove destinare i fondi per utilizzarli al meglio ed evitare sovrapposizioni con quanto fa il Governo e quanto fanno gli enti locali. Alla fine abbiamo indirizzato i fondi per i reparti di neonatologia di Udine e per l’acquisto di respiratori portatili. È un momento delicato – conclude Bardelli e il nostro sforzo attuale è quello di cercare di capire come cambieranno le cose dopo l’emergenza, sia in campo sanitario che in campo economico. Credo che per quanto riguarda il breve periodo l’Italia abbia fatto le scelte giuste». Tra le raccolte di fondi in dirittura d’arrivo ricordiamo quella di Confindustria Udine che scade il 20 marzo.

L’Azienda sanitaria ricorda anche i vantaggi fiscali previsti dal decreto “Cura Italia” che prevede una detrazione dall’imposta lorda ai fini dell’imposta sul reddito pari al 30% per un importo non superiore a 30 mila euro per le erogazioni liberali in denaro e in natura, effettuate nell’anno 2020 dalle persone fisiche e dagli enti non commerciali per iniziative volte a combattere il Covid-19.

La deducibilità totale dal reddito ai fini delle imposte per le donazioni in denaro fatte da imprese è invece prevista in casa di calamità dalla legge 133 del 1999. «Grazie veramente a tutti per il sostegno – riferisce il direttore generale dell’Azienda sanitaria friulana, Massimo Braganti – alcune donazioni sono vincolate a strutture specifiche, la maggior parte all’Azienda in generale; abbiamo fatto un quadro della situazione attuale e dei bisogni, gli introiti verranno destinati esclusivamente a funzioni legate all’emergenza coronavirus; prioritariamente si provvederà all’acquisizione di attrezzature e tecnologie per le strutture maggiormente coinvolte (Pronto soccorso, Terapie intensive, Malattie infettive) ma anche a tutte quelle aree che consentono ai reparti “caldi” di dedicare energie e risorse ai casi più gravi. Nel caso di disponibilità alla donazione di presidi si invitano i donatori a prendere contatto con la direzione per poter indirizzare la scelta su quelli di maggiore necessità, di nuovo grazie».

E un ringraziamento viene anche dal mondo della politica e in particolare dal governatore Massimiliano Fedriga e dal vice Riccardo Riccardi che hanno evidenziato la generosità dimostrata dal popolo del Fvg.

 

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