Due blogger udinesi condannati dal tribunale

Marco Belviso è stato ritenuto colpevole di “tentata violenza privata” ai danni dell’ex segretario regionale pd, Spitaleri. Gianfranco Leonarduzzi per diffamazione aggravata nei confronti dell’ex sindaco di Udine, Honsell. Entrambi hanno annunciato appello

Udine. Il blogger e addetto stampa del Comune, Marco Belviso, è stato condannato a un mese di reclusione (pena sospesa con la condizionale) dal tribunale di Udine per tentata violenza privata ai danni dell'avvocato udinese e, allora, presidente regionale del Pd, Salvatore Spitaleri.

La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico Paolo Lauteri, a fronte di una richiesta del pm a tre mesi.

Belviso era chiamato a rispondere della minaccia rivolta nel febbraio 2016 a Spitaleri, quando, per convincerlo a intercedere con i consiglieri regionali Enzo Marsilio e Giorgio Baiutti, affinchè ritirassero le rispettive denunce per altrettanti presunti casi di diffamazione, gli disse che, in caso contrario, avrebbe reso noti i contenuti di una conversazione telefonica intercorsa tra lui e l'ex presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, da lui casualmente ascoltata.

Il difensore del blogger, avvocato Andrea Castiglione, aveva sostenuto l'assenza di riscontri testimoniali e insistitito sulla discrasia delle versioni rese dalla parte offesa e chiesto l'assoluzione del proprio assistito.

Anche il blogger Gianfranco Leonarduzzi è stato condannato al termine di un altro processo che lo vedeva imputato, invece, di diffamazione aggravata.

La vicenda aveva tratto origine dalla denuncia presentata dall'ex sindaco Furio Honsell (che nel procedimento non si è però costituito parte civile) per un post pubblicato il 3 agosto 2016 sul sito internet www.leonarduzzi.eu e relativo alla sua presunta "attenzione" per il patron bianconero Giampaolo Pozzo.

Ritenendolo colpevole, il giudice monocratico Giulia Pussini gli ha inflitto la pena di 400 euro di multa, cioè poco meno dei 500 euro proposti dalla pubblica accusa.

Il suo difensore, avvocato Maurizio Causero, aveva concluso per l'assoluzione, invocando la scriminante del diritto di critica. Entrambi i legali hanno annunciato appello.



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