Due avvistamenti di lupi in Val Tramontina e a Clauzetto

I precedenti, quello più spettacolare risale al novembre 2013

MONTEREALE. Non sono rari gli avvistamenti del lupo in provincia di Pordenone. Quello più spettacolare risale al novembre 2013. La fototrappola piazzata dal vicedirettore della riserva di caccia di Clauzetto, Giancarlo Cedolin, aveva immortalato l’esemplare nei boschi.

Gli ultimi a fotografare due esemplari di lupo, un mese prima in Val Tramontina, erano stati Marco Pavanello e Angelo Leandro Dreon, colleghi nel Corpo della polizia locale della Provincia e accomunati dalla passione per l’ambiente.

Un avvistamento di straordinaria importanza scientifica, a testimonianza della biodiversità presente nella pedemontana pordenonese, reso ancora più eccezionale dal fatto che i lupi in questione possano essere uno di origine italica e l’altro con tutta probabilità di origine balcanica.

«Nel caso di Clauzetto, che si tratti di uno dei due lupi avvistati in Val Tramontina è un’ipotesi valida, ma non è escluso che possa essere anche un terzo esemplare – aveva commentato il sindaco di Clauzetto, Flavio Del Missier, di professione veterinario –. Trattandosi di animali che per spostarsi hanno a disposizione un territorio immenso, è altrettanto vero che la pressione esercitata sulla selvaggina e sulle greggi che stanno attraversando il territorio del nostro comune è stata notevolissima».

Poco più di un anno dopo, i lupi si erano ripresentati di nuovo a Clauzetto. Non lontano dalle grotte di Pradis, un esemplare aveva sbranato una pentola che aveva appena partorito due agnelli nel gregge di Valentino Frison, un pastore di Marsure di Aviano che stava scendendo a valle dopo aver trascorso l’estate in Carnia.

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