Dodicenne morto, oggi l’autopsia

Casarsa, decisione assunta dal pm in base all’esposto presentato dai genitori

CASARSA. Su David Cole junior, il ragazzino di 12 anni di Casarsa morto domenica 18 agosto per un malore che lo ha colpito il giorno prima al parco acquatico «Aquafollie» di Caorle, sarà eseguita oggi l’autopsia. Lo ha deciso ieri il pubblico ministero di Venezia Massimo Michelozzi che ha incaricato il medico legale di Mestre Silvano Zancaner.

La decisione è avvenuta sulla base di un esposto presentato dai genitori qualche giorno fa. L’esame autoptico, per forza di cose, ha fatto slittare il funerale del ragazzino.

La famiglia vuole chiarire alcuni aspetti rimasti oscuri.

«Non mi sto dando pace – aveva spiegato il padre, David Cole senior –. Non ero a Caorle e quindi mi sto facendo un’idea su quanto accaduto in base a quello che mi hanno riferito. Voglio capire come sono intervenuti i bagnini. Devo capire se sono intervenuti tempestivamente o se hanno scoperto mio figlio senza sensi in piscina dopo tre minuti, come mi hanno raccontato».

Alle dichiarazioni del padre del piccolo David c’è stata la reazione del titolare di Aquafollie, Iglif Spini. «Sono molto triste, siamo profondamente addolorati per quanto è successo – ha affermato –. Ma nessuno deve mettere in discussione quanto hanno fatto i miei bagnini. Capisco lo stato d’animo del padre di David, il suo dolore è pure il nostro. Io, su quanto hanno fatto i bagnini, non ho nulla da eccepire, anzi».

Il dodicenne faceva parte di una comitiva, organizzata dalla parrocchia di Casarsa. Poco dopo mezzogiorno David era sceso dalla scivolo che conduce in piscina, arrivato in acqua non si è più mosso. Era intervenuto prima un bagnino, quindi un medico tedesco. Trasportato al pronto soccorso di Caorle, era stato trasferito all’ospedale di Ca’Foncello, dove è stato tenuto in coma farmacologico fino al giorno successivo, quando è deceduto. I medici che lo hanno curato sostengono che non aveva acqua nei polmoni e, quindi, sembra da escludere l’annegamento. L’ultima parola spetta ora al medico legale.

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