Disposta la bonifica dell’ex inceneritore

CIVIDALE. Il piano di bonifica dell’amianto sul patrimonio comunale, già sfociato in alcuni interventi di rimozione del pericoloso materiale, prosegue con un’operazione d’urgenza imposta dal sindaco Stefano Balloch con ordinanza.
I lavori riguarderanno l’edificio dell’ex inceneritore di località San Giorgio, del quale a fine settembre 2017 il Corpo di polizia locale dell’Uti del Natisone aveva segnalato le condizioni di pesante degrado, evidenziando appunto la preoccupante presenza di eternit. Il Comune ha di conseguenza organizzato un sopralluogo che ha impegnato il personale dell’unità operativa municipale urbanistica, edilizia privata e ambiente, la Polizia locale dell’Unione intercomunale, funzionari dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine e dell’Arpa del Fvga: è stata presa visione, così, della situazione, confermatasi critica.
Nel complesso in disuso sono sparse a terra diverse lastre in eternit, intere e in frammenti, staccatesi dalla copertura dell’edificio; quest’ultima versa in uno stato di totale precarietà perché in vari punti presenta fessurazioni e sfaldamenti. Molti lastroni ancora in sede sono a imminente rischio crollo, stante il debole sistema di fissaggio.
La situazione risulta problematica sia sotto il profilo della sicurezza ambientale che per l’incolumità pubblica: di qui il provvedimento adottato dal primo cittadino, che ha disposto l’immediata messa in sicurezza del sito (di proprietà comunale) con lo smaltimento dei materiali sparpagliati al suolo e la bonifica del tetto, che andrà smantellato.
Le attività dovranno concludersi entro 90 giorni dalla data di pubblicazione dell’ordinanza. Interventi analoghi erano già stati eseguiti dall’ente locale con la sostanziale differenza che i contesti interessati non erano in disarmo, bensì costantemente frequentati: contributi ricevuti dalla Regione avevano consentito al Comune di procedere all’eliminazione dell’amianto dalla copertura della palestra di Carraria, dalla sede del magazzino comunale e dal chiosco del campo sportivo di Gagliano, ambito che registra la quotidiana presenza di giovanissimi.
Il dettaglio era stato fornito in assemblea civica, tempo fa, dagli assessori al patrimonio, Flavio Pesante, e alle manutenzioni, Giuseppe Ruolo. Ormai a norma è pure la caserma dismessa Francescatto (che sta per essere trasferita all’ente locale), dove l’eliminazione dell’eternit era avvenuta, con stanziamento importante, poco prima che gli alpini dell’Ottavo reggimento si trasferissero a Venzone.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto