Di nuovo chiusa la strada per Sella Nevea

Guard-rail e paramassi da sistemare: da Tarvisio non si sale dopo Cave. La Provincia non ha i soldi

TARVISIO. Da giorni è chiusa al transito delle auto la strada provinciale che collega l’area del lago di Cave del Predil a Sella Nevea; quindi la località turistica ai piedi del massiccio del monte Canin è raggiungibile solamente dal versante di Chiusaforte.

Indubbiamente una brutta tegola si sta abbattendo sull’attività economica di questa zona proprio alla vigilia della stagione turistica estiva. Ne sono contrariati anche i tanti appassionati di scialpinismo carinziani e sloveni che continuano a frequentare il demanio sciabile in quota.

La decisione di impedire, con ordinanza della Provincia, il passaggio delle auto sul tratto di strada in oggetto è stata presa in conseguenza ai danni che hanno subìto i guard-rail e le reti di protezione dalla caduta di massi, durante le grandi nevicate dello scorso mese di febbraio, in due punti, appena oltre il lago e nella zona dove corre il confine tra il territorio del comune di Tarvisio e quello di Chiusaforte.

Danni che, ovviamente, compromettono la sicurezza della viabilità e quindi, è urgente provvedere alle riparazioni anche per non correre il rischio che possa essere compromessa la stagione estiva degli operatori turistici dei comprensori del Tarvisiano e di Sella Nevea. Appunto, la strada provinciale è un collegamento irrinunciabile per entrambe le località ed è fondamentale per le strutture di balneazione del lago che servono anche gli ospiti di Sella Nevea.

Gli operatori di Sella Nevea, sono esasperati. Dopo i lunghi periodi di chiusura della strada durante l’inverno ora il problema si ripresenta. «Sono lavori che sarebbero già dovuti essere effettuati, ma evidentemente non facciamo parte di un mondo normale», ha sottolineato un albergatore.

E la problematica passa al sindaco di Tarvisio Renato Carlantoni che è anche consigliere provinciale: «Purtroppo, da quanto mi risulta la Provincia non ha i fondi per procedere con l’intervento per il ripristino della sicurezza – afferma il sindaco –, ma è impensabile poter accettare la chiusura della strada per un lungo periodo. Perciò è auspicabile che la Regione trovi in tempo breve le risorse per ovviare ai danni subiti».

Oggi Carlantoni porterà il problema nella riunione di maggioranza in Provincia «per chiedere di operare con la massima urgenza. Ho già segnalato il caso all’assessore regionale Panontin cui ho fatto presente la grande entità dei danni subiti lo scorso inverno dal territorio: mi ha promesso di prendere in considerazione la necessità di destinare fondi per il ripristino dei danni con l’assestamento di bilancio».

«Si tratta di danni per 400-500 mila euro – spiega il vicepresidente della Provincia Franco Mattiussi – ma che non siamo in grado di affrontare con il bilancio dell’ente. Perciò siamo in attesa che la Protezione civile provveda al ripristino della barriere. Purtroppo a suo tempo non è stato chiesto lo stato di calamità e ora si presentano le conseguenze».

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