Demolito il corpo centrale dell’ex Essiccatoio Bozzoli

Mereto di Tomba 9 settembre 2020 Demolizione essiccatoio ©Foto Petrussi
Mereto di Tomba 9 settembre 2020 Demolizione essiccatoio ©Foto Petrussi



/ MERETO DI TOMBA

Demolito ieri il corpo centrale dell’ex Essiccatoio Bozzoli di Mereto di Tomba, intervento risolutivo per la sicurezza dopo il crollo del tetto avvenuto a seguito di avversi eventi atmosferici nella notte tra il 30 e il 31 agosto.

Il crollo aveva messo in pericolo la sicurezza della fermata dell’autobus prospiciente la facciata, che dava sulla strada regionale 60. Quello che era rimasto dell’edificio, infatti, poteva essere soggetto a comportamenti definiti “a vela” in caso di vento, o a “pendolo” nell’eventualità di un sisma. Tali situazioni avrebbero portato al cedimento completo della struttura con l’invasione della sede stradale di materiali.

A seguito dell’ordinanza urgente emessa dal sindaco Claudio Violino il primo settembre scorso, era stato predisposto il restringimento della sede stradale con un senso unico alternato per limitare le condizioni di pericolo.

Due i tipi di intervento nella demolizione di ieri volti all’eliminazione del pericolo, come spiega l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe D’Antoni, ma anche a salvaguardare il valore storico e architettonico del fabbricato – anche se non vincolato dalla Soprintendenza alle belle arti – e mantenere per questo una porzione della facciata con l’abbassamento della stessa al piano impalcato.

Un’operazione servita anche per salvaguardare un futuro diritto di costruzione sul fronte stradale e per garantire un elemento di separazione con la sede stradale senza il quale si dovrebbe provvedere a realizzare una nuova recinzione per impedire l’accesso all’area.

Durante le operazioni di demolizione, durate tutta la mattina, il traffico si è svolto a senso unico alternato, con l’interruzione dei due sensi di marcia per circa un’ora nel momento più critico dell’intervento; il materiale di risulta è stato diviso per tipologia, sarà analizzato e poi smaltito.

Il piano regolatore di Mereto di Tomba individua in “zona omogenea T” l’area dell’Essiccatoio cooperativo agricolo di Udine, gestito dalla Società cooperativa a responsabilità limitata attiva fino al 2000, poi inutilizzata. La Real service di Marghera – in stato di liquidazione – è l’attuale proprietaria dell’immobile, che in un prossimo futuro andrà all’asta. —

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