«Datemi i soldi» e rapina la tabaccheria

Volto travisato con bandana e cappellino nero con la frontiera tirata indietro, e munito di un coltello a scatto con una lama di circa 10 centimetri di lunghezza. È così che un ragazzino, di bassa statura e all’apparenza neanche ventenne, ha fatto irruzione in una tabaccheria di Lignano Sabbiadoro, nella tarda serata di sabato, rubandone l’intero incasso della giornata.
L’episodio si è verificato in via Julia attorno alle 23, proprio mentre il pubblico esercizio stava per chiudere. Stando a una prima ricostruzione dei fatti, la tabaccaia Carla Zurolo e la sorella Giuliana, uniche persone ancora presenti all’interno del locale, si stavano accingendo a portare dentro gli espositori di giocattoli e articoli da spiaggia.
Proprio in quei momenti, il rapinatore è entrato in azione. «All’inizio pensavo fosse uno scherzo perché era un ragazzino esile e tutto vestito in nero. Ma poi ha tirato fuori il coltello e si è diretto verso la cassa continuando a intimarci di consegnargli i soldi. Abbiamo tentato di dissuaderlo ma non ci siamo riuscite» ha spiegato Carla. Impugnato il bottino - tra i 500 e i 600 euro, il giovane si è poi dileguato verso la spiaggia.
Le donne hanno subito dato l’allarme. Sul posto, oltre ai carabinieri della Stazione di Lignano, che gli stanno tutt’ora dando la caccia, è arrivata anche un’ambulanza. Il personale medico ha prestato i primi soccorsi alla tabaccaia e alla sorella che, entrambe in evidente stato di choc per l’accaduto, sono state trasportate in pronto soccorso. I carabinieri del comando di via Mezzasacca stanno ora indagando sulla vicenda cercando altri elementi utili oltre alla testimonianza delle due donne. «Inizialmente abbiamo tentato di fare forza e difenderci ma poi, alla vista della lama, eravamo sotto choc e non sapevamo come muoverci. Il rapinatore ha prima sferrato un calcio a una sedia tirandola addosso a mia sorella e poi ha strattonato anche me, tirandomi un pugno in faccia, ho ancora i lividi» ha spiegato ieri mattina Carla, già operativa dietro il banco della sua tabaccheria, sebbene ancora molto provata a causa dall’accaduto. «Sono di Palmanova e ho rilevato questa tabaccheria per l’attività stagionale lo scorso anno, ma non mi era mai successa una cosa del genere prima. E non pensavo nemmeno potesse accadere: siamo in un posto illuminato e centrale, in mezzo ad altri bar e ristoranti».
Questa è la seconda rapina che si registra a Lignano dall’inizio della stagione. All’inizio di giugno, una domenica sera, il gestore 85enne del lounge beach bar “Frecce tricolori” era stato rapinato, questa volta sotto casa, dell’incasso della giornata lavorativa ammontante a 5 mila euro. —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto