Dalla sanificazione dei vestiti alla pulizia delle cabine: ecco come si svolgerà lo shopping nella Fase 2

Gli indumenti non potranno essere riposti sugli scaffali, dopo la prova, senza essere stati igienizzati. Confcommercio Federmoda lancia l'allarme: è uno scenario inaccettabile
Montecatini Terme, 16-04-2020. Coronavirus. Riapertuna dei negozi per bambini. Benetton in corso Matteotti.
Montecatini Terme, 16-04-2020. Coronavirus. Riapertuna dei negozi per bambini. Benetton in corso Matteotti.

UDINE. La riapertura dei negozi di abbigliamento è meno semplice del previsto. Non tanto per la data che pare slittata all’11 maggio, quanto per la sanificazione degli abiti dopo essere stati indossati e non acquistati dalle clienti. In quel caso gli indumenti non possono essere riposti sugli scaffali senza aversi sanificati. Lo stesso vale per calzature.

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Udine 18 Aprile 2020. Emergenza Coronavirus. Ragazza che fa footing. © Foto Petrussi

«È uno scenario inaccettabile», tuonano la presidente regionale del gruppo Confcommercio Federmoda, Antonella Popolizio e il vicepresidente provinciale di Udine di Confcommercio Alessandro Tollon, preoccupati per la tenuta soprattutto delle attività con meno di 40 metri quadrati dove entrerà una persona alla volta.


«I costi dei macchinari per la sanificazione sono insostenibili – sottolinea Confcommercio Federmoda Fvg –, e i capi ne verrebbero danneggiati. Siamo nettamente contrari. Nulla di tutto ciò è stato previsto per i negozi per bambini e neonati, già aperti senza alcun obbligo di sanificare abiti e scarpe. Servono chiarezza e coerenza, da subito».

Il problema non è banale e c’è chi pensa di far accompagnare nelle cabine il cliente con l’indumento avvolto nel cellophane per sanificarlo e proteggerlo se non sarà venduto. «Questa ipotesi non è certa, siamo in attesa di conoscere quali misure dovremo osservare», spiega Cristina Arteni, la titolare dell’omonimo gruppo, dal reparto bambino riaperto la scorsa settimana.

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«La sanificazione dei vestiti è un problema anche se in commercio si trovano spray all’ozono che non rovinano i tessuti». Non tutti i tessuti, tra questi la seta, si prestano a essere trattati con prodotti disinfettanti. Arteni spera di chiarire tutti questi aspetti la prossima settimana durante una videoconferenza con i responsabili di Confcommercio.

Tra i punti da chiarire ci sono la sanificazione degli ambienti e la regolamentazione degli accessi. «Se ogni cliente avrà la sua mascherina e i guanti non dovrebbero esserci problemi. Ma – continua Arteni – a quanto pare non basta». Nel reparto “Bambino” del centro commerciale alle porte di Udine, sono stati venduti capi per neonati che non vengono misurati. Diverso il caso delle calzature calzate con la calza fornita dal commerciante e poi buttata tra i rifiuti.

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A woman wears a protective face mask aboard of a bus, Milan, Italy, 09 March 2020. ANSA/Marco Ottico

La scarsa affluenza di clienti ha consentito di tenere aperto un unico accesso, mettendo a disposizione il gel per le mani, mascherine guanti e assicurando il metro di distanza dal cliente. E poi c’è il problema delle collezioni primaverili rimaste nei magazzini: «Se apriremo l’11 maggio venderemo i capi estivi – conclude Arteni – speriamo di trovare una soluzione con i fornitori».


Confcommercio e Federmoda speravano di poter aprire il 27 aprile, invece, «con migliaia di attività che hanno azzerato i ricavi con grave rischio per l’occupazione, è incomprensibile aggiungere ritardo a ritardo. I nostri negozi si sono attrezzati per contingentare gli ingressi, garantire gli accessi con guanti e mascherine e per far rispettare la distanza interpersonale».
 

Si ragiona su 40 metri quadrati di superficie per definire quanti clienti potranno essere presenti nei negozi. Al di sotto di questa metratura l’ipotesi è che possa entrare uno alla volta. Per quelli molto più grandi basterà differenziare le entrate dalle uscite.


Nel protocollo che sarà oggetto del piano del Governo non mancheranno le indicazioni per la pulizia degli spazi: prima della riapertura sarà obbligatoria la sanificazione anche dei filtri dell’aria condizionata. Una volta aperti, cabine, vetrine, maniglie, bagni e casse andranno puliti due volte al giorno con ipoclorito di sodio e alcool. E se il gel dovrà essere a disposizione vicino alle casse, il personale dovrà indossare mascherine e guanti.

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