Dalla cultura alle memorie, le inchieste dei nostri giorni

Quattro i temi trattati: sesso, cultura, arte e politica. Il premio Sguerzi al Bearzi. Presentati i risultati della ricerca di notizie e materiali e la loro rielaborazione
Udine 28 Maggio 2016. Festa settanta anni Messaggero Veneto. Messaggero Veneto Scuola. Petrussi Foto Press / Diego Petrussi
Udine 28 Maggio 2016. Festa settanta anni Messaggero Veneto. Messaggero Veneto Scuola. Petrussi Foto Press / Diego Petrussi

UDINE. E se sul palco del Teatro nuovo sono stati numerosi i momenti dedicati ai ricordi e alla storia della redazione Scuola, altrettanto spazio è stato riservato alla celebrazione di successi e traguardi raggiunti, sia all’intero della compagine giovane del Messaggero Veneto, sia dalle realtà che con essa collaborano ormai da anni. Si è partiti dal mondo delle inchieste.

Infatti i novelli redattori sono stati sfidati a cimentarsi nell’arte più complicata tra quelle del giornalista, un percorso di indagine su temi importanti e spesso trascurati per dare alla luce una visione della cose nuova, una prospettiva under vecchiaia.

Un vero e proprio lavoro di ricerca di notizie e materiali, confronto ed elaborazione di risultati, tanto nelle forme tradizionali quanto utilizzando le nuove tecnologie. Così i ragazzi si sono fronteggiati per un anno, tra segreto professionale, articoli e montaggi video, per presentare sul palco la propria visione del mondo.

Quattro i temi trattati. Il primo gruppo (composto da Aurora Milan, Chiara Della Mora, Francesca Cercelletta, Maria Sofia Rizzi, Nicoletta Simoncello e Simone Abriola) ha cercato di inquadrare il rapporto tra i giovani e il sesso oggi, argomento spesso al limite del tabù indagato e proposto con gli occhi di chi lo vive ogni giorno.

Per il secondo (Virginia Bergamasco, Laura D’Andrea, Federica Sam e Anna Vianello) l’attenzione è stata rivolta tutta al rapporto tra la cultura e le nuove generazioni, fotografia di come una città possa offrire o meno le opportunità richieste e desiderate.

Il terzo gruppo (Ivan Bianchi, Timothy Dissegna, Raffaele Fritz, Roberto Ligorio, Veronica Narduzzi, Giulia Peres, Giulia Zaghini) si è invece inoltrato nel Friuli dimenticato, viaggio tra reliquie e monumenti troppo spesso abbandonati o dati per scontati, patrimonio collettivo da non perdere.

L’ultimo gruppo (Lorenzo Modena, Caterina Moro, Giuseppina Matozza) ha cercato la quadratura del cerchio nel complesso rapporto tra adolescenti, politica ed attualità, rendiconto da questionario scevro da ogni precostituita rappresentazione stereotipata. Tutti i gruppi sono statti premiati per impegno e acutezza di contenuto e forma dal Messaggero Veneto (con il contributo generoso di Azalea Promotion) e dalla Fondazione Crup.

Al gruppo “giovani e politica” l’onore aggiuntivo della vittoria. Sul palco poi i vincitori della quinta edizione del premio Sguerzi, indetto (con la regia del professor Vittorio Sutto) per ricordare la figura del professor Franco Sguerzi, scrittore, studioso della cultura friulana e dirigente scolastico.

Alla presenza della dirigente dell’istituto tecnico Marinoni Laura Decio, del direttore del Messaggero Veneto Tommaso Cerno, di Giovanna Sguerzi, figlia del compianto professore e del presidente dell’Associazione cortonesi e toscani Enzo Rossi, l’edizione 2016 è andata alla redazione dell’istituto salesiano Bearzi di Udine.

«Un gruppo che organizza eventi, sempre impegnato a proporre momenti di incontro, crescita e riflessione su temi e argomenti dai più disparati ma tutti finalizzati ad allargare le possibilità di relazione e dialogo tra i giovani e il mondo circostante e, nel contempo tra chi vive in mezzo ai giovani».

Questa la motivazione per il riconoscimento a una realtà operativa ormai da sette anni, in grado di raccogliere nel tempo oltre trenta ragazzi della scuola secondaria di secondo grado, giovanissimi appassionati di giornalismo coordinati dalla professoressa Chiara Bertato.

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