Dal Bearzi alla Mills tra giochi e tornei o solo corsi di inglese
È una colonna dei centri estivi. Il Bearzi dagli anni 80 è uno dei punti di riferimento in città, una piccola “cittadella dell’educazione” che raduna in estate più di 700 ragazzi e bambini dall’ultimo anno della materna alla terza media. Con una proposta che varia dalle attività di laboratorio al campus in montagna (dedicato anche ai ragazzi fino alla quarta superiore) nella casa vacanze di Pierabech. Con un unico grande obiettivo «educare i giovani con un’impronta cristiana cattolica», spiega il direttore don Igino Biffi.
E non poteva essere altrimenti visto che l’istituto si rifà allo spirito di Don Bosco. Infatti le giornate iniziano sempre con una preghiera. «Facciamo sì che i ragazzi in queste sessioni estiva imparino a prendersi cura del prossimo. Quelli delle medie devono accudire ai bimbi delle elementari e questi ultimi devono badare ai piccoli delle materne. È una catena tenuta insieme dal gioco e dalla voglia di formare una grande famiglia», spiega don Stefano Pegorin, responsabile dell’“Estate2018Bearzi”. I laboratori della mattina lasciano spazio ai giochi e ai tornei durante le ore del pomeriggio. Ad accompagnare in questa avventura i ragazzi c’è una nutrita schiera di animatori «che – precisa Pegorin – durante tutto l’anno fanno un percorso formativo per poter poi diventare veri e propri educatori. Lo scopo principale di questi centri estivi non è l’intrattenimento ma fare in modo che una volta usciti da questa esperienza i giovani sappiano come è fatta la vita, cosa vuol dire stare in mezzo agli altri e condividere le scelte».
La politica è quella del “basso costo”. Per “l’estate ragazzi” dedicata agli iscritti dalla quarta elementare alla terza media il prezzo è di soli 200 euro dal 25 giugno al 20 luglio comprensivo di mensa. «Il nostro centro non è esclusivo – sottolinea don Pegorin – ma inclusivo». «Cerchiamo – aggiunge – di venire incontro alle famiglie e di dare a tutti la possibilità di frequentare le nostre attività». Ogni venerdì è prevista una gita all’aperto e al termine del centro estivo c’è anche l’opportunità di affrontare un pellegrinaggio all’Abbazia di Rosazzo.
Più elitaria visti i prezzi ma anche più mirata, per scelta, è la proposta della Mills English Summer School: un vero e proprio centro estivo inglese con insegnanti anche di madrelingua della durata di quattro settimane per l’intero mese di luglio. Nonostante i costi non siano per tutti – si va dai 195 euro la prima settimana ai 635 euro per tutta la durata del centro – il trend di iscrizioni si è dimostrato negli ultimi anni «in costante aumento», come afferma Patrick Giardina, assistente alla direzione. Il perché è presto detto. «I genitori – sottolinea – cercano sempre di più la qualità e la specificità. Vengono a vedere gli spazi che offriamo, sanno che i loro figli sono seguiti perché non abbiamo grandi numeri e si sentono rassicurati. Il nostro è un servizio che offriamo all’intero territorio per chi vuole che il proprio bambino venga avviato alla lingua inglese».
E infine tra gli ultimi arrivati c’è un centro estivo dedicato ai piccoli circensi in erba. Restate all’InCirca ha aperto da pochi giorni le iscrizioni ed è stato preso d’assalto da mamme e papà presi dalla curiosità. L’iniziativa nasce dall’associazione Circo all’InCirca di via Perugia che già durante l’inverno offre diverse attività e vanta 200 iscritti tra i bambini. «Lo scorso anno abbiamo sperimentato il format con una formatrice che veniva dal Belgio – spiega il direttore Davide Perissutti – ed è andata bene». Ci si può divertire facendo i clown o esibendosi con il trapezio o con il trampolino per i salti mortali. «Proprio questo tipo di attività non agonistica ma creativa, senza la ricerca spinta della prestazione e della competizione, come avviene invece in altri sport – dice Perissutti – si è rivelato il segreto del nostro successo tra i più giovani».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto