Da “ragazzo ideale” a rapinatore: arrestato con la sua complice - Foto e Video

In manette gli udinesi Moreno Meot (che nel ’98 aveva vinto un concorso di bellezza) e Giorgia Nalato. Presi sabato dopo aver compiuto un colpo al Despar di Povoletto. Sospetti su altri episodi in provincia
Udine 10 gennaio 2017 arresti despar conf stampa cc/ps Copyright Petrussi Foto Press Turco Massimo
Udine 10 gennaio 2017 arresti despar conf stampa cc/ps Copyright Petrussi Foto Press Turco Massimo

UDINE. Polizia e carabinieri, al termine di una operazione congiunta, hanno fermato i “Bonnie and Clyde” delle rapine ai supermercati.

Si tratta degli udinesi Moreno Meot, 35 anni (che anni fa alla Grotta di Artegna aveva vinto la fascia di “Ragazzo ideale” a un concorso di bellezza e già finito nei guai sempre per colpi nei market), e di Giorgia Nalato, 30, arrestati sabato scorso (in flagranza di reato) per l’ipotesi di reato di rapina a mano armata in concorso ai danni del Despar di Povoletto. Sono in corso ulteriori accertamenti volti a verificare eventuali responsabilità dei due (entrambi già conosciuti alle forze dell’ordine) in merito a una serie di rapine compiute in altri market della provincia di Udine nell’ultimo mese.

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Ci sarebbero forti indizi – hanno spiegato gli inquirenti – che porterebbero ad attribuire alla coppia le rapine andate a segno a Palmanova, Carlino e Pasian di Prato. I dettagli dell’indagine che ha portato all’arresto di Meot e Nalato sono stati resi noti martedì mattina durante una conferenza stampa dal dirigente della Squadra Mobile della Questura di Udine, il vicequestore aggiunto Massimiliano Ortolan, e dal comandante della compagnia dei carabinieri di Palmanova, maggiore Maurizio Maiani.

Su Meot e Nalato polizia e carabinieri avevano concentrato la loro attenzione da diverso tempo. E proprio sabato scorso la coppia è stata notata davanti all'hotel Concorde di via Pozzuolo, a Udine. Lei, alla guida di una Volswagen Polo,ha atteso che il compagno salisse sull’auto e prendesse posto sul sedile posteriore. Nella vettura l’uomo è stato visto mentre si cambiava gli abiti. Un fatto curioso, questo, che ha convinto gli inquirenti ad andare a fondo.

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L’auto – costantemente pedinata dalle forze dell’ordine – era diretta a Povoletto e ha terminato la sua corsa nel parcheggio del Despar. Meot, con il volto coperto da un passamontagna, e con una Colt Python in pugno (poi si scoprirà essere una replica), priva del tappo rosso, è entrato nel supermercato. Erano le 19 e, in quel momento, il punto vendita era affollato.

Tra i numerosi clienti, anche alcuni bambini. Puntando l’arma contro un cassiere, si è fatto consegnare da questi l’incasso: 1.635 euro in contanti. Preso il denaro, Meot è corso fuori per raggiungere la Polo dove ad attenderlo c’era l’amica trentenne.

Ma fuori dal negozio ha trovato agenti di polizia e carabinieri (tutti in borghese) pronti ad “accoglierlo”. Non potendo agire prima, per evitare che comportamenti imprevisti dell’uomo (armato) potessero mettere in pericolo le persone presenti all’interno del supermercato, gli inquirenti hanno dovuto attendere all’esterno, assistendo comunque a tutta la scena.

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L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato per rapina a mano armata e la stessa sorte è toccata alla complice. Meot, tra l’altro, ha pure opposto resistenza ai militari che gli avevano intimato di consegnare l’arma. E uno dei carabinieri è rimasto ferito (lievemente) nella colluttazione, riportando una distorsione a un polso.

Martedì è stata celebrata l’udienza di convalida dell’arresto e il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Udine, Matteo Carlisi, ha disposto la custodia cautelare in carcere (chiesta dal pm Claudia Danelon) per Meot (assistito dall’avvocato Lorenzo Reyes) e gli arresti domicilari per Nalato (difesa dal legale Alberto Tedeschi). «Riteniamo possano essere i responsabili di altre rapine in provincia – hanno spiegato infine Ortolan e Maiani –, come quelli compiuti nei supermercati di Palmanova, Carlino e Pasian di Prato».

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