Cristina: liti causate dal vizio dell’alcol di nostro padre

REMANZACCO. Nel “ménage” familiare di casa Talpis, si alternavano periodi di tranquillità a momenti di tensione. E la colpa era sempre del padre, dedito all’abuso di alcol e per questo portato a...
Remanzacco 26 novembre 2013 Omicidio in viale del Sole 4. Copyright Foto Petrussi / Turco
Remanzacco 26 novembre 2013 Omicidio in viale del Sole 4. Copyright Foto Petrussi / Turco

REMANZACCO. Nel “ménage” familiare di casa Talpis, si alternavano periodi di tranquillità a momenti di tensione. E la colpa era sempre del padre, dedito all’abuso di alcol e per questo portato a diventare aggressivo. È così che Cristina, sorella di Ion, il ragazzo moldavo di 19 anni accoltellato a morte dal padre Andrei, alle 4.30 di martedì, nell’appartamento di Remanzacco dove si erano da poco trasferiti, ha descritto il clima con il quale anche lei aveva imparato a convivere. La ragazza, che ha 21 anni e da qualche tempo è tornata in Moldavia per completare gli studi, è stata sentita ieri in Questura dal vicequestore aggiunto, Massimiliano Ortolan, e dai suoi uomini della Squadra mobile. Quanto riferito dalla giovane - che la polizia aveva cominciato a sentire il giorno prima - e la testimonianza raccolta già dalla madre Elisaveta, 48 anni, ancora ricoverata in ospedale per le gravi ferite da coltello causatele dal marito nel corso della medesima aggressione, sarà ora vagliato dal pm Elisa Calligaris, titolare dell’inchiesta.

Il lavoro del magistrato e degli investigatori sarà finalizzato, in particolare, a cercare di chiarire le modalità della violenza con la quale Andrei, 48 anni, si scagliò contro la moglie e il figlio. Nelle due ore di colloquio con gli agenti, Elisaveta aveva fornito una ricostruzione dei fatti non del tutto aderente con quella resa dall’uomo, in cella con le accuse di omicidio volontario e tentato omicidio. La testimonianza di Cristina, invece, è servita a confermare una volta di più quali e quante fossero le tensioni tra i coniugi, da tempo in rotta e che, lo scorso 21 novembre, si erano recati al consolato moldavo di Bologna per avviare le pratiche per la separazione. Stando alla ragazza, comunque, l’aggressività di Andrei non sempre sfociava in percosse.

Continua, intanto, la gara di solidarietà promosso dal Comune di Remanzacco, Caritas parrocchiale e Forum del volontariato attivo di Remanzacco, attraverso il conto corrente “Noi con Cristina” e attivato, a titolo gratuito, dalla Banca Popolare di Cividale, tramite la filiale di Remanzacco. (l.d.f.)

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