Corsa contro il tempo per l’avvio della scuola: mancano le aule, le mascherine andranno portate da casa

UDINE. Dalla mancanza di aule ai ritardi accumulati nella consegna delle mascherine, senza trascurare il personale che non c’è e tutte le difficoltà per organizzare l’avvio del nuovo anno scolastico in sicurezza. Entro mercoledì in tutte le scuole della regione suonerà la prima campanella anche se non tutti i nodi sono stati sciolti. Intanto arriva una buona notizia: l’Ente per il decentramento regionale (Edr) di Udine riceverà dal Ministero 560 mila euro per affittare nuovi spazi o realizzarne di nuovi attraverso l’installazione di due moduli prefabbricati: uno per l’istituto alberghiero Stringher e l’altro per il liceo artistico Sello. La carenza degli spazi colpisce soprattutto gli istituti della provincia di Udine.
In queste ore i dirigenti scolastici stanno completando la rivoluzione degli spazi che sono stati costretti a fare per riaprire in sicurezza gli istituti. «La scuola è un cantiere» spiega il dirigente del Malignani, Andrea Carletti, assicurando la partenza in presenza al 100 per cento lasciando in remoto i colloqui con i genitori, le trattative sindacali e le sedute degli organi collegiali.
Udine, a differenza di Pordenone, è la città più in crisi sul fronte degli spazi scolastici. È un vecchio problema che si trascina da almeno un decennio e che nell’era Covid è emerso nella sua complessità. I dirigenti scolastici che in passato avevano soccorso i colleghi privi di aule stanno sollecitando la restituzione e la necessità di sdoppiare alcune classi e di suddividere in isole le strutture più grandi sta creando assottigliando ulteriormente gli spazi disponibili. Lo scorso 21 agosto l’Edr ha pubblicato un avviso attraverso il quale cerca immobili da acquistare o da locare in cui ricavare almeno 10 grandi aule da assegnare agli Istituti superiori.
All’avviso hanno risposto una decina tra privati ed enti pubblici mettendo a disposizione immobili dove, proprio in queste ore, sono in corso i sopralluoghi tecnici. «Il ministero ci ha appena confermato il finanziamento di 560 mila euro che ci consentirà di affittare alcune spazi» conferma il commissario dell’Edr, Augusto Viola, nel confermare la realizzazione di due moduli prefabbricati uno per lo Stringher che ha dismesso la sede staccata di via Modotti e l’altro per il liceo artistico Sello, nel polo di via Diaz. Le aule prefabbricate saranno pronte tra tre, quattro mesi. Intanto, come fa notare il dirigente scolastico del liceo Marinelli, Stefano Stefanel, continuerà a organizzare la didattica in quelli che fino allo scorso anno erano due laboratori. «Con l’applicazione del distanziamento di un metro stanziale riusciamo a partire anche se ci servirebbero altri spazi» spiega Stefanel auspicando di poter contare sull’utilizzo di spazi leggeri simili a quelli che ha programmato l’Edr. «Cercheremo di tenere gli studenti fermi anche la nuova didattica punta sui lavori di gruppo e quindi sulla mobilità all’interno della scuola».
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha assicurato che metterà a disposizione 11 milioni di mascherine per gli studenti e il personale scolastico. Al momento però ne sono state consegnate solo una minima parte che i dirigenti tengono a disposizione per il personale. Al Marinelli, a esempio, preferiscono che gli studenti se le portino da casa per evitare di trovarsi, tra le 7.45 e le 8.20, a dover gestire la consegna delle mascherine a 1.500 persone e quindi a fronteggiare possibili assembramenti. Diversa la situazione all’istituto comprensivo Udine 3 dove il dirigente scolastico, Paolo De Nardo, spiega: «Sono arrivate solo le 4 mila mascherine per il personale, quelle per gli alunni non le abbiamo ancora ricevute. Sto dicendo ai genitori che la consegna avverrà non appena riceveremo il materiale».
Il vero nodo da sciogliere resta, come inizio anno, quello del personale. Tutti i presidi attendono istruzioni sull’individuazione del personale fragile anche per stimare le ricadute in termini di assenze visto che, il riparto provvisorio sembra non risolvere tutte le carenze. «Alla nostra scuola d’infanzia – fa notare De Nardo – è stato assegnato solo un insegnante in più». La coperta è corta e la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Daniela Beltrame, sta cercando di far tornare i conti: in giornata dovrebbe inviare a tutte le scuole il riparto definitivo.
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