Corsa alle poltrone: Fiera, Ciriani sceglie Pujatti e Dolciotti

PORDENONE. Sono sei i curricola pervenuti in municipio entro la scadenza di ieri alle 17 per la candidatura a comporre il consiglio di amministrazione della Fiera. Il Comune deve decidere su due nomi, ma la legge pone dei paletti sulla libertà di scegliere. Le quote rosa, infatti, indicano che a un nome maschile deve essere abbinato uno femminile: nessuna sorpresa per quello che sarà individuato quale presidente dell’ente, l’imprenditore Renato Pujatti, mentre per il nome femminile il sindaco propende per l’architetto designer Michela Dolciotti.
I nomi. Entro le 17 di ieri erano in sei ad avere presentato in municipio la candidatura per un posto nel cda dell’ente. Si tratta di Nadia Feletto, commercialista, Guglielmo Zisa, insegnante e giornalista, Marianna Presta, impiegata commerciale, Alen Pignat, dipendente nella pubblica amministrazione, e i già citati Renato Pujatti e Michela Dolciotti.
Nessuna novità, dunque, per quel che riguarda l’indicazione sul nome del futuro presidente, individuato in Pujatti, già in lista con il sindaco e particolarmente gradito alle categorie economiche. La novità è rappresentata invece sul secondo nome che sarà indicato dal Comune come componente del consiglio di amministrazione.
La legge prevede che sia una donna, quindi le ipotesi si riducono a tre. Ma il sindaco Alessandro Ciriani ha già le idee chiare. Il primo cittadino aveva infatti proposto ad alcuni giovani imprenditori del territorio che indicassero alcune figure di spicco. Tra queste, appunto, la Dolciotti. «Io non la conosco nemmeno – ha ammesso Ciriani –, ma sono ben lieto che abbia presentato il curriculum». Michela Dolciotti è, assieme a Marco Dazzan, la fondatrice a Pordenone dello studio di progettazione e arredo d’interni Dado Concept.
Amministratore delegato. Nessuna rivoluzione per l’assetto dell’ente fieristico: l’ipotesi dell’amministratore unico è naufragata, ma la figura dell’amministratore delegato Pietro Piccinetti non è mai stata messa in discussione. «Il ruolo di Piccinetti – ha affermato il sindaco – è legato all’internazionalizzazione dell’ente. Grazie a lui la Fiera di Pordenone ha ottenuto i finanziamenti dal ministero dello Sviluppo economico. Inoltre, ha impresso un’importante identità nel commercio estero.Ma non bisogna dimenticare il consolidamento sul territorio e la rappresentanza, ruolo che spetterà al presidente. Si tratta di due aspetti distinti ma complementari tra loro».
Il tramonto dell’ipotesi di conferire a Piccinetti il ruolo di amministratore unico aveva amareggiato primo fra tutti proprio l’attuale ad, il quale aveva in un primo momento minacciato di andarsene per poi ripensarci e confermare il proprio impegno a Pordenone.
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