Cormor “zona di guerra” per i 250 della Pozzuolo

UDINE. Un vero e proprio villaggio in un teatro di guerra. Con tanto di scenografia degna di un set di Cinecittà e comparse. E lo scopo di stabilizzare l’area dopo un conflitto. Questo l’obiettivo dell’esercitazione che la Brigata di cavalleria Pozzuolo del Friuli si è prefissata per l’addestramento udinese, che è in corso di svolgimento nell’area del Cormor, e che si concluderà venerdì 28 ottobre. Vi sono impegnati, giorno e notte circa 250 militari, tra ufficiali, sottufficiali e graduati di tutta la Brigata, appartenenti al reggimento lagunari Serenissima di stanza a Mestre, al Piemonte Cavalleria di Villa Opicina, al Genova Cavalleria di Palmanova, ai Lancieri di Novara di Codroipo, all’Artiglieria a cavallo di Milano, al Genio guastatori di Udine e al reparto Comando e supporti tattici con sede a Gorizia. I soldati “occupano” l’area per tutte e 24 le ore, dormendo anche nelle grandi tende da campo. Quella in corso in città è la più importante esercitazione addestrativa della Pozzuolo per il 2011.
Valutare e incrementare l’abilità dei comandanti e degli staff nel gestire una crisi che include compiti di peacekeeping utilizzando tutte le procedure per la gestione delle crisi. Questi, in sintesi, gli obiettivi della “Cormor 2011”, l’esercitazione che la Brigata sta conducendo a Udine nell’area addestrativa e logistica del Cormor. Il posto comando tattico della grande unità dell’esercito permetterà dunque allo staff della “Pozzuolo” di addestrarsi sulle capacità decisionali e di coordinamento, di comando e controllo, nel diramare ordini alle proprie unità su un terreno insidioso, come quello di una guerra. Per far questo è stato creato uno scenario fittizio, in una non precisata area geografica del mondo, in cui si simula l’intervento della Brigata per la stabilizzazione del paese a seguito di un conflitto.
Nell’area addestrativa è stato, inoltre, costruito un vero e proprio villaggio dove i militari, con ausilio di una scenografia degna di un set cinematografico e di comparse, simulano le procedure da attuare in occasione di un colloquio con il capo della municipalità, con una classe di studentesse e nella distribuzione di aiuti umanitari. Ci sono le tendopoli, c’è la presenza della Croce Rossa e i soldati interagiscono con la comunità interessata all’operazione di peacekeeping. Non mancano le attivazioni durante le quali far intervenire le pattuglie o i militari del Genio per il disinnesco di ordigni esplosivi improvvisati. Insomma uno scenario realistico in cui i militari della Pozzuolo sono in grado di svolgere alla perfezione i compiti loro assegnati.
E proprio ieri mattina, a far visita al campo di addestramento al Cormor è stato il generale di corpo d’armata Roberto Bernardini, comandante del Primo comando delle forze di Difesa con sede a Vittorio Veneto. «L’esercitazione sta procedendo benissimo - afferma il portavoce della Pozzuolo, tenente Biagio Liotti -, secondo i piani prestabiliti. Le operazioni termineranno venerdì». E proprio venerdì 28 ottobre, a Pozzuolo, si celebrerà la tradizionale festa annuale della Brigata, che ha il comando a Gorizia, ma che è storicamente radicata in tutto il Friuli, con basi e caserme in città, a Codroipo e Palmanova.
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