Coppia intossicata dal monossido di carbonio: i due salvati in extremis a Budoia

Si erano fermati a dormire all’agriturismo “Al Ranch”, dove l’uomo aveva festeggiato il suo compleanno. Decisivo l’intervento dei titolari, che non avevano avuto risposta né bussando né chiamando ai telefonini
BUDOIA.
Intossicati per aver respirato monossido di carbonio, sono stati salvati in extremis da un amico. Lui è Michele Sangion, 39 anni compiuti il 18 gennaio, residente a Roveredo in Piano, organizzatori di eventi country; lei, sua cara amica, è Veronica Semeraro, 21 anni, di Sacile. Tutti e due sono stati portati all’ospedale “Cattinara” di Trieste, dove sono stati sottoposti a trattamento iperbarico. Al momento, sono in prognosi riservata.


L’episodio ha preso le mosse poco prima delle 15 di ieri all’agriturismo “Al Ranch” di Budoia, in via Pedemontana Occidentale 40.


L’antefatto parla di una festa di compleanno organizzata sabato sera al Ranch proprio da Veronica Semeraro in occasione dei 39 anni compiuti da Michele Sangion martedì scorso. Una festa riuscitissima, tanto che gli ultimi ospiti se n’erano andati alle 5 del mattino. Vista l’ora e l’amicizia con i contitolari dell’agriturismo - Mario Ceolin e il figlio Ivan -, i due amici avevano deciso di dormire in una delle cinque camere di cui dispone il Ranch. Sistematisi nella stanza centrale, due camere più in là si era invece coricato un cameriere.


E si arriva alle 9 di ieri, quando nel locale è ripresa l’attività. Il cameriere si è alzato e ha ripreso il lavoro, mentre in cucina la cuoca era già ai fornelli, con padre e figlio Ceolin che attorno sbrigavano altre incombenze. Michele e Veronica non si erano invece visti, ma verso le 10 qualcuno aveva sentito rumori nel loro bagno. Verso le 14, però, la loro assenza ha cominciato a destare sospetti. Ivan Ceolin ha bussato, ma senza ottenere alcuna risposta. Ha chiamato ai cellulari, sentendoli suonare invano attraverso la porta.


A quel punto si è allarmato sul serio. Raggiunta la finestra corrispondente alla camera dei due amici, ha visto lui steso sul letto, lei in piedi, ma completamente incapace di intendere e volere, tant’è che le ha chiesto più volte inutilmente di aprire la porta. Il passo successivo è stato quello di entrare di filata nella stanza, spalancare tutto e chiamare il 118.


Sul posto sono arrivate due ambulanze e l’elisoccorso. Michele Sangion, che pare abbia riportato il livello più grave di intossicazione, al “Cattinara” ci è arrivato con l’eliambulanza, mentre Veronica Semeraro vi è stata portata con un’autolettiga del 118 scortata dalla Polstrada.


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