Controlli rafforzati anti-assembramenti nell'ora dell'aperitivo: più agenti in strada, guardie nei locali e vigilantes fuori dal bar

UDINE. Buttafuori e guardie private. Così i gestori dei locali frequentati dal popolo della movida provano a contrastare il rischio di assembramento. Questura e prefettura sono state chiare: d’ora in poi chi sgarra paga. E visto che a rischio sanzione o sospensione della licenza sono i titolari di bar e locande, questi ultimi si sono organizzati pagando di tasca propria la vigilanza.
Chiaramente non tutti l’hanno fatto, ma è chiaro che chi lavora dietro al banco difficilmente può riuscire a far rispettare le distanze di sicurezza fuori dal locale. In centro, all’ora dell’aperitivo, c’erano decine di agenti: Polizia di Stato, Polizia locale, Carabinieri e Guardia di Finanza distribuiti tra largo del Pecile, piazza San Giacomo e via Sarpi.
«Abbiamo assunto un buttafuori che ci aiuterà a mantenere le distanze tra le persone – spiega Massimiliano Bernardi dell’osteria Al Fagiano –. Il problema non riguarda tanto chi sta seduto ai tavoli, ma chi resta in piedi spostandosi da un locale all’altro. Si tratta di una spesa in più a nostro carico: in fin dei conti è come avere un dipendente in più».
La gente ha voglia di uscire e di tornare alla normalità, ma non tutti hanno ancora compreso che l’emergenza coronavirus non è finita. «Dopo due o tre tagli c’è chi vede la realtà a suo modo», scherza Bernardi. Una persona dedicata al controllo c’è davanti alla Speziaria Pei Sani di via Poscolle, mentre il Fuel di piazza XXVI Luglio, per ora, non lo ritiene necessario. «Il 90% dei clienti è rispettoso delle regole», assicura Mauro Tulisso. Da oggi, invece, il Quinto Recinto e l’osteria Leon d’Oro si doteranno di una guardia: «Abbiamo la responsabilità di garantire il distanziamento, ma se all’interno del locale è più semplice, fuori diventa complicato – commenta Valentino Bon –. Anche perché non tutti i clienti lo capiscono. Bene quindi i controlli, ma per essere più sicuri ci affideremo anche noi a un professionista per garantire la sicurezza durante l’ora dell’aperitivo».
Altra zona “calda” per la movida è via Sarpi. «Siamo rimasti chiusi per due mesi senza aver ancora ricevuto gli aiuti promessi dallo Stato – afferma Marcella Migai del Glass – poi per riaprire ci siamo accollati nuovi costi seguendo le prescrizioni. Ora chiediamo un aiuto per far rispettare le regole. Nonla fase o sempre essere bastonati per comportamenti scorretti degli avventori»
Qui le linee guida specifiche per
PORDENONE. Mai più scene di baldoria collettiva nei locali del centro: i gestori si stanno organizzando con steward e buttafuori affinché nei locali non si debbano più ripetere le scene di assembramento di lunedì sera. A dar man forte il Comune, che sta per mettere in campo quattro suoi steward.
Il weekend sarà il vero banco di prova: da stasera la sorveglianza di personale ingaggiato per tenere sotto controllo la clientela è prevista in diversi locali della movida pordenonese. Tra questi, il Pecora nera di piazza XX Settembre, che da oggi al 3 giugno ha incaricato personale apposito di controllare che tutto proceda correttamente dalle 19 a mezzanotte, come spiega la titolare Sabrina Gardonio.
Per il weekend si doterà di una sorveglianza privata il Caffè Portorico. «Per i venerdì e sabato ho ingaggiato personale per la security, mentre gli altri giorni farò io da vigilante» ha annunciato Andrea Esposito.
Weekend di sorveglianza anche per Ovest e I Compari, nell’area di via Battisti più prossima a corso Vittorio: i due locali si doteranno di personale in comune (considerata la vicinanza) che effettuerà controlli anche sul fronte rumorosità. C’è anche chi si è preso in anticipo con la security privata come Lucia Micco del Micco’s bar di corso Vittorio Emanuele. La sorveglianza era al lavoro e lo sarà per tutto il weekend.
Anche il Gordo, in via Battisti, ha un proprio vigilante: dopo l’atmosfera da liberi tutti di lunedì sera, si è cambiato registro. Nel weekend entreranno inoltre in scena gli steward del Comune. «Saranno quattro – ha spiegato l’assessore Emanuele Loperfido – e faranno da supporto per la sensibilizzazione al corretto comportamento della gente. Saranno attivi nei weekend, quando si presume ci sia più affluenza nei locali. Faranno sorveglianza e, laddove individueranno comportamenti non consoni, potranno intervenire e, se necessario, chiamare le forze dell’ordine, che saranno comunque presenti e sorveglieranno la situazione».
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