Conosceva bene l’assassino «avevano gli stessi interessi»
GORIZIA. William Klinger conosceva bene il suo assassino. Condividevano la passione per la storia. Al punto che alcuni colleghi e conoscenti dello storico gradiscano d’adozione hanno definito Alexander Bonich, il presunto assassino, un suo amico.
«Un amico vero, William ce ne parlava». Incerto, però, resta il movente. Ivan Buttignon, storico anch’egli e da molti anni amico di William è smarrito di fronte a questo delitto. «Tutto questo è raggelante – commenta –. Non so cosa pensare. William era una persona buona, un difensore della legalità. Di Bonich invece so pochissimo – ha riferito Buttignon – so però per certo che lui e William erano amici da tempo».
Klinger si recava spesso a New York, invitato per fare da relatore a seminari di storia contemporanea nei quali illustrare le sue straordinarie scoperte sulla Jugoslavia governata dal dittatore Tito. «Era ben pagato per le sue brillanti scoperte» ha aggiunto Buttignon.
Klinger era uno storico molto informato anche sull’Ozna, la famigerata polizia politica jugoslava, che durante l’occupazione di Trieste si abbandonò a feroci rappresaglie contro presunti fascisti e, più in generale, contro gli italiani.
Klinger aveva collaborato, grazie a un progetto finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia con la gestione della Lega nazionale italiana di Trieste, a un libro di prossima uscita che racconta di una scoperta storica importante, il cui ultimo volume è stato depositato dall’editore tre settimane fa.
Il saggio, che per Klinger verrà pubblicato postumo, affronta per la prima volta il tema dell’operazione “Prima Proletaria”, cioè il piano di invasione della zona A da parte della Jugoslavia nel settembre 1947, cioè pochi mesi dopo la firma del trattato di Parigi che il 10 febbraio dello stesso anno privò l’Italia dei possedimenti coloniali e soprattutto dell’Istria e della Dalmazia, dando il via alla tragedia dell’esodo.
A questa scoperta hanno collaborato, attraverso documenti recuperati in Serbia, Klinger, Michele Pigliucci del Comitato 10 febbraio e gli altri storici Ivan Buttignon e Lorenzo Salimbeni.
William Klinger è anche l’autore di un libro tutto da scoprire, “Prospettiva Berlinguer”, edito nel 2014 dalla casa editrice Safarà, con sede a Pordenone.
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