Comincia l’anno scolastico ed è subito sciopero

Un’ora di sciopero nei primi collegi docenti e protesta del gruppo “Quota 96” in trasferta a Roma per reclamare la pensione subito: la scuola a Pordenone riparte dalle lotte. Insegnanti, bidelli, tecnici, amministrativi in attesa di pensionarsi da due anni, ma bloccati dalla legge Fornero, hanno organizzato per il 29 agosto, alle 11, al Pantheon di Roma, una manifestazione di protesta. Da Pordenone una pattuglia andrà nella capitale: sono oltre 150 che chiedono, dopo il giro di boa di 60 anni di età e almeno 36 di servizio, la soluzione definitiva del problema. Intanto, il primo settembre saranno in servizio: altro che pensione.
«Potrebbe essere riesaminato nelle prossime settimane nell’ambito della discussione sulla legge di stabilità 2015 (ex finanziaria) – ci crede sino a un certo punto Gianfranco Dall’Agnese, sindacalista dei pensionati Flcgil –. E’ in quella prospettiva che si colloca la proposta del ministro Poletti sul prelievo di solidarietà. Le voci e le cifre circolano, ma per ora non ci sono né conferme né smentite». L’Usb (Unione sindacale di base) ha proclamato un’ora di sciopero. «Un’ora a braccia incrociate per gli Ata all’inizio del turno lavorativo e un’ora di collegio bloccato per i docenti che rientreranno a scuola – il primo e il 2 settembre sono le date probabili a Pordenone, come indica l’Usb –. I precari licenziati potrebbero fare volantinaggio, ma sappiamo che la categoria dei supplenti è demotivata anche alla protesta». I motivi dello sciopero: bloccare i tagli di risorse, ritiro del vecchio decreto Brunetta e dei provvedimenti sulla valutazione. Gli Usb vogliono: assunzioni per tutti i posti vacanti, riconoscimento delle ferie ai precari e un confronto sulle riforme.(c.b.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto