Colpo da 25 mila euro all’Eurobevande, presi

Pordenone, rubati 168 fusti d’acciaio: in manette la talpa e un 46enne pordenonese inseguito fino in via della Cartiera a Cordenons

PORDENONE. Colpo da 25 mila euro all’Eurobevande di via Nuova di Corva, due arresti all’alba. I carabinieri di Pordenone hanno fermato in via della Cartiera, a Cordenons, il 46enne pordenonese Marco Berti, dopo un breve inseguimento partito dallo stabilimento dell’azienda.

L’uomo era alla guida dell’autocarro Iveco Daily sul quale sono stati caricati 168 fusti da 30 litri in acciaio rubati dal deposito della ditta Eurobevande. A bordo del furgone c’era un ragazzo minorenne.

Poco dopo è finito in manette anche il dipendente della ditta J.A., 47enne albanese residente a Porcia. I carabinieri, in base alle informazioni raccolte, ritengono che il dipendente della ditta abbia aperto il deposito al complice, aiutandolo a caricare i fusti vuoti sul furgone.

Per questa ragione sono stati arrestati entrambi per l’ipotesi di reato di furto in concorso e saranno processati per direttissima.

La chiamata al 112 è arrivata alle 6. Subito le pattuglie dell’aliquota radiomobile si sono precipitate all’inseguimento dell’autocarro in fuga e l’hanno trovato poco dopo, diretto a Cordenons. In via della Cartiera l’hanno bloccato.

Dopodiché i militari dell’Arma sono risaliti all’identità della talpa all’interno dell’azienda: non c’erano, infatti, segni d’effrazione sulla porta d’ingresso del deposito. Per questo hanno compreso che l’autore del furto, necessariamente, dovesse aver avuto un complice all’interno dello stabilimento.

Berti, fra l’altro, era salito alla ribalta delle cronache locali il 10 maggio nella veste di vittima di un investimento avvenuto proprio in via della Cartiera a Cordenons.

Il 46enne pordenonese, dopo un litigio scoppiato nel cortile di un amico con due giovani stranieri, era stato travolto dall’Alfa Romeo 147 , riportando ferite con una prognosi di 20 giorni.

I due giovani, Kastriot Beu (al volante della Alfa Romeo, ora agli arresti domiciliari) e Shkelzen Preqi (passeggero, ora in obbligo di dimora) erano stati individuati e sottoposti a fermo dalla polizia per l’iniziale ipotesi di reato di tentato omicidio, poi riqualificata in lesioni aggravate.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto