Codroipo, malore fatale a un impresario

Roberto Bortolussi, 71 anni, è finito nel fosso con l’auto a Gorizzo. Soccorso, è morto poco dopo il trasporto in ospedale
Di Viviana Zamarian

CODROIPO. Era appena stato a pescare in un laghetto a Camino al Tagliamento. Ma sulla strada del ritorno un malore gli è stato fatale.

Era alla guida della sua Hyundai l’imprenditore Roberto Bortolussi, 71 anni, di Codroipo quando all’improvviso si è sentito male. Il personale medico del 118 per oltre mezz’ora ha tentato di rianimarlo sul posto. Poi la corsa disperata in autoambulanza all’ospedale di Udine. L’uomo però non ce l’ha fatta, è morto poco dopo.

Erano circa le 10 ieri mattina. Bortolussi, mentre stava guidando sul rettilineo che collega Gorizzo, frazione di Camino, con quella codroipese di Iutizzo ha cercato di accostare a destra. L’auto però ha subito sbandato verso sinistra invadendo l’opposta corsia di marcia e finendo dentro il fosso che costeggia la strada. A raccontarlo sono stati alcuni automobilisti – tra i quali anche un’infermiera – che si sono fermati e per primi hanno cercato di aiutarlo e chiamato i soccorsi.

Sul posto oltre al 118 sono intervenuti anche i vigili del fuoco volontari del distaccamento di Codroipo e i carabinieri della locale Stazione che hanno eseguito i rilievi di legge.

Un imprenditore molto conosciuto non solo in città ma in tutto il Medio Friuli, «ma soprattutto un grande lavoratore». Lo ricordano così i figli Cristian e Claudia. E ricordano soprattutto il suo grande amore per i nipoti. «Era il loro punto di riferimento, li adorava e loro adoravano lui» aggiungono mentre la commozione prende il sopravvento. Difficile pensare di non rivederlo più ridere e scherzare con i loro bambini, difficile spiegare loro che il nonno non c’è più. Fin da giovane si era dedicato al lavoro.

Assieme al fratello Lucio aveva fondato oltre 45 anni fa l’immobiliare Bortolussi diventata negli anni azienda di riferimento nel settore edile. Gli amici di sempre si sono riuniti ieri pomeriggio nella sua casa in via Politi. A sostenere con la loro vicinanza la moglie Dianella con cui Roberto si era sposato 44 anni fa. I ricordi riaffiorano alla mente. La sua passione per la caccia e la pesca, il suo cuore grande e generoso, il suo essere socievole e di compagnia. «Era sempre pronto a farti un piacere e a darti una mano – dicono –, sapevi che su di lui si poteva contare sempre. Era un grande lavoratore e una grande persona davvero stimata da tutti».

Si attende ora il rilascio del nullaosta della sepoltura e soltanto allora sarà fissata la data dei funerali.

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