Clementino: senza parolacce il rap è per tutti

Dopo aver vestito i panni sobri e melodici di Red Canzian, Majano si appresta a indossare quelli grintosi e moderni dell’hip hop. L’occasione? L’Hip Hop Tv Summer Festival che si svolgerà venerdì primo agosto (dalle 19) nell’area concerti del Festival di Majano, forte del grande successo di pubblico dell’edizione passata.
Pantaloni larghi, cuffie in testa e l’inconfondibile slang saranno gli ingredienti immancabili per la serata di domani, ma a far da collante sarà – ovviamente - la musica. Salmo e Clementino saranno le star della serata, ma non sarà da meno la presenza del collettivo etichetta “Roccia Music” con Marracash, Fred De Palma, Achille Lauro, Luche, Shablo e Deleterio.
Clementino, per quanti ancora non lo sapessero, è quello di “Made in Italy”, il brano scelto dalla Bbc per il progetto “World Cup Freestyles” che ha celebrato i Mondiali di calcio Brasile 2014, ma anche quello che si è portato a casa il Disco d’Oro per il suo ultimo album “Mea Culpa”, trainato dalle hit “O’vient”, “Fratello” con Jovanotti e “Buenos Aires/Napoli” con i Negrita.
Insomma, uno a cui ultimamente sta andando piuttosto bene nonostante un genere non tra i piú semplici da far affermare in Italia. «Una volta si rappava solo nei centri sociali, nei bar di nicchia, che erano i luoghi che attiravano questo tipo di musica. Ora un rapper può benissimo salire sul palco del Primo Maggio e esaltare la folla al pari di qualsiasi altro cantante».
Clementino non se la tira, ma se la gode. Ha avuto un anno piú che buono e ora sta girando l’Italia insieme al suo fido compare dj Tayone per una tournée che li farà toccare i punti più lontani dello Stivale, fino a portarli a Majano.
«Sono molto felice per come sta andando il tour e sono contento soprattutto perché sto riscuotendo un grande successo anche al Nord. Ormai – ci confida Clementino, campano doc - non ci sono piú barriere geografiche, il linguaggio dell’hip hop in Italia si è ufficialmente sdoganato dappertutto».
Tematiche sociali centellinate nei racconti quotidiani, un parlato senza censura, ma che deve tener cono di un pubblico sempre piú eterogeneo. Ecco qual è la base dell’hip hop. «Prima facevamo a gara a chi metteva piú parolacce dentro i testi – ride il rapper di Nola - ora succede il contrario. Sappiamo benissimo infatti che ad ascoltarci ci sono sempre piú giovani e giovanissimi e quindi cerchiamo di ripulire quanto piú possibile i nostri testi, per far arrivare i nostri messaggi nel modo migliore possibile a chiunque, anche ai bambini».
E a Majano, cosa dovrà aspettarsi da Clementino? «Il mio amore per il teatro mi ha aiutato a vivere il palco come un’esperienza totale. Insieme al mio gruppo cercherò di intrattenere il pubblico facendolo divertire, ma anche saltare quando meno se lo aspetta – conclude - andando a pescare nei generi musicali piú disparati».
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