Civibank in assemblea, il dividendo è di 30 cent

CIVIDALE. Convocata dalla presidente del Cda Michela Del Piero, per sabato 30 aprile, l’assemblea della Banca Popolare di Cividale sarà chiamata all’approvazione del bilancio 2015, che presenta buoni risultati, anche grazie alla cessione della quota in Icbpi (Istituto centrale delle banche popolari) che ha fruttato un introito di 96 milioni e una plusvalenza di 62.
Il dividendo per ogni azione sarà di 0,30 euro. L’istituto friulano ha chiuso l’anno con un utile di 24,1 milioni, l’indice di solidità (Cet 1 Ratio) è al 13,9% (contro il 10,2 del 2014). Per quel che riguarda la raccolta diretta da clientela si è attestata a 2.562 milioni (-0,8%) mentre quella indiretta a 969 milioni (+10,1%), di cui raccolta gestita a +22,7% I crediti verso la clientela sono diminuiti dell’1,9% a 2.684 milioni.
I proventi operativi netti segnano 169,6 milioni (+33%), di cui commissioni nette +8.2% Gli oneri operati ammontano a 79,5 milioni (+21,1%) e includono la contribuzione ordinaria e straordinaria ai Fondi di salvataggio Ftd/Dgs per 6,6 milioni e svalutazioni del patrimonio immobiliare per 5,7 milioni. I risultato netto della gestione operativa è stato di 90,1 milioni (+45,7%). La percentuale di copertura dei crediti in sofferenza è salita al 57,7% (nel 2014 era 56,0%).
«Pochissime le banche nel Nordest che distribuiranno dividendi ai soci - osserva la presidente dell’istituto Michela Del Piero -, il rendimento del titolo sarà dell’1,53% annuo, come un Btp a 10 anni. Adesso abbiamo solo bisogno di fiducia da parte della clientela.
Noi abbiamo intrapreso un percorso di sviluppo equilibrato, con un’importante svalutazione del patrimonio immobiliare e con le altre rettifiche. Continuiamo a lavorare in modo dinamico, per il nostro territorio.
Adesso non abbiamo più asset con svalutazioni in pancia, il 2016 sarà l’anno in cui potremo dedicarci alla redditività perchè non siamo più gravati da vecchie posizioni da sanare. Quindi resteremo autonomi, non servono alleanze per forza».
Il direttore generale Gianluca Benatti, nel corso di una conferenza stampa di presentazione del bilancio, aveva evidenziato come vi sarà attenzione ai costi, con una politica di contenimento delle spese del 6%, ma che non inciderà sui circa 600 dipendenti. «Prevediamo solamente 35 esodi incentivati - afferma - per i quali abbiamo accantonato una cifra.
Ma comunque ci saranno delle assunzioni perchè vorremmo ringiovanire il personale». Toccato anche il tema della vendita delle azioni, che di fatto, resta difficile: «ci vuole almeno un anno se non di più, ma abbiamo pacchetti piccoli, non sono state investite grandi cifre», hanno detto Del Piero e Benatti. Tutti i temi più scottanti, dunque, compresa la difficile vendita dei titoli, saranno discussi dall’assemblea di sabato.
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