“Ciao Doge”: Codroipo in lutto saluta lo storico gestore Macor

Per quarant’anni, insieme con i suoi tre fratelli, ha diretto il ristorante di villa Manin a Passariano. Ospitò anche il principe Carlo. Il sindaco Marchetti: con lui se ne va un pezzo di storia del Friuli
ANTEPRIMA Codroipo 24-09-09 al doge villa manin
ANTEPRIMA Codroipo 24-09-09 al doge villa manin

CODROIPO. “Ciao Doge”. Gli amici, scherzosamente, lo salutavano così quando lo incontravano. Perché lui era l’anima e il cuore del ristorante Del Doge di Passariano, locale ricavato nella barchessa ovest di villa Manin. Delino Macor ne era il punto di riferimento.

Martedì se ne è andato per sempre, a 77 anni, nella sua casa di Biauzzo dopo aver combattuto contro un male che l’aveva colpito più di un anno fa. Fin da ragazzino ha una grande passione per il settore della ristorazione. Da Teglio Veneto, suo paese d’origine, quattordicenne si trasferisce a Roma dove lavora come cameriere in vari ristoranti, alcuni anche di prestigio.

Lo raggiunge poi il fratello Mario e insieme coltivano il sogno di aprire un loro locale nella zona dei Castelli romani. «C’era questa possibilità – racconta Mario – ma i nostri genitori non vollero trasferirsi nella capitale, per questo rientrammo noi. Cercammo un locale finché trovammo una birreria in viale Venezia a Codroipo. Era il 1969».

Tre anni dopo, nel 1972, villa Manin ospita la trasmissione televisiva “Giochi senza frontiere”. «Ci dissero in Comune che avevano bisogno di qualcuno che cucinasse – prosegue – e così noi preparammo tutti i pasti per i dipendenti, i tecnici e i partecipanti». Da allora la villa diventa la loro seconda casa. Già perché nel maggio 1973 aprono il ristorante. È l’inizio di una grande storia.

Quella della gestione dei fratelli Macor, Delino, Mario, Dino e Severino che lavora come il cuoco. Il ristorante diventa sede del Ducato dei vini friulani, della Confraternita della polenta, del Rotary club Codroipo Villa Manin, del Lions club Medio Tagliamento. Nel 1984 anche il principe Carlo d’Inghilterra ne assapora le specialità. E in visita arriveranno negli anni anche altri importanti nomi del mondo della politica e dello spettacolo.

La specialità, senza dubbio, era l’oca. «Il ristorante era diventato un punto di riferimento in regione – dice Mario –, abbiamo vissuto tempi in cui c’erano quattro matrimoni a settimana tutto l’anno e bisognava prenotare un anno e mezzo prima per trovare posto.

Nel lavoro Delino era serio, era un professionista. Ci teneva tantissimo ai dipendenti, ai ragazzi che qui hanno lavorato e sono cresciuti. Tutti gli volevano un gran bene». Nel 2010 il Rotary Club Codroipo Villa Manin, gli conferisce il Phf (Paul Harris Fellow), la massima onorificenza rotariana «per i meriti acquisiti nel suo ultra quarantennale impegno professionale.

Delino si è distinto nel campo della ristorazione dove ha applicato alta professionalità, impegno, determinazione e discrezione, contribuendo in tal modo al prestigio e all’immagine del territorio». Dopo 40 anni, nel 2013, finisce la gestione dei fratelli Macor.

Ma il cuore è rimasto lì, nel locale di Passariano. «Lì ci abbiamo trascorso una vita intera. E mio fratello poco prima di mancare mi ha detto che sono stati tanti i bei momenti passati insieme» dice Mario con commozione. Anche il sindaco Fabio Marchetti si unisce alla famiglia in questo momento di dolore.

«La sua morte è una grave perdita – afferma –, innanzitutto a livello personale perché perdo un amico, ma è una perdita per tutto il Friuli. I fratelli Macor, tra le famiglie di ristoratori più famose in regione, hanno dimostrato negli anni la loro grandissima professionalità oltre a essere stati imprenditori che hanno dato lavoro a molte persone, soprattutto giovani. Nel loro locale è davvero passato il mondo. Con Delino se ne va un pezzo di storia del Friuli e di Codroipo». I funerali di Delino, che lascia la moglie Elena e le figlie Elisabetta e Desireé, saranno celebrati venerdì 26 gennaio, alle 15.30, nel duomo di Codroipo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto