Ci sono “staffettisti volontari” per portare i doni a destinazione

UDINE. Non tutti hanno la possibilità di andare di persona a ritirare gli oggetti regalati o scambiati che spesso arrivano da località anche molto lontane del Friuli.
Per questo sono nati su Facebook anche i “staffettisti volontari”, coloro che danno la disponibilità nel tempo libero o conciliando i loro spostamenti di lavoro a passarsi di mano questi doni per farli arrivare a destinazione
“Doni in Viaggio” è nato oltre un anno fa proprio per aiutare gli iscritti a gruppi di Facebook che hanno per oggetto il baratto “Non mi serve”, “Ho un regalo per te Fvg”, “S-cambia e ri-usa Fvg”, “Regalo/cerco…tutto bimbi Fvg”.
«Si tratta di una vera e propria catena umana di solidarietà – spiega una delle amministratrici del gruppo, Lucia Braida – composta soprattutto da donne, mamme, persone disoccupate, che lavorano, studentesse, ma anche, nell’ultimo periodo, padri di famiglia. Lo scopo è quello di darsi una mano ed essere da supporto a tante persone che hanno bisogno».
Il gruppo, che vanta oltre mille aderenti, è uscito dagli schemi del computer e dalla logica virtuale di Facebook e, oltre a trovarsi di persona nei posti più impensati per staffettare i doni, ha creato dei veri e propri incontri, di solito due volte al mese, nel parcheggio del centro commerciale Città Fiera, dove potersi confrontare per ottimizzare le staffette, con tanto di tabelle di orari di marcia e consegna ai destinatari.
Quaranta-cinquanta persone che aprono i bagagliai delle proprie macchine e si scambiano sacchetti, pacchetti, scatole, oggetti di ogni genere. «Può capitare – spiega Lucia – che un dono passi anche in 5 mani diverse. A me è successo ad esempio di trasportare piante, vasi in ceramica, ma anche passeggini».
«Questi incontri – conclude l’amministratrice – sono diventati occasioni per festeggiare compleanni, lieti eventi, organizzare gite, come l’ultima che abbiamo fatto alla Grotta di Villanova.
Ci siamo resi conto che il riciclo e il baratto ha dato una mano a tante persone e contemporaneamente i rapporti di semplice collaborazione sono diventati in molti casi rapporti di amicizia. Siamo diventati così una grande famiglia, non più virtuale, che si aiuta e in cambio ha tanta gioia e riceve l’amicizia».
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