«Ci sono momenti di preghiera. Trance? No, forse solo malori»
SAN VITO. Una frazione, Prodolone, dove pare ci sia tutt’altro che volontà di accendere i riflettori su presunti miracoli, apparizioni, veggenti e dintorni. Anzi, sono gli stessi fedeli a invitare alla prudenza e ad abbassare al valore di dicerie le notizie che di tanto in tanto circolano su presunti segni del divino.
Tra i residenti di Prodolone c’è un sanvitese a dir poco conosciuto, ovvero il sindaco Antonio Di Bisceglie. Pur notando che gli incontri di preghiera, al di là delle messe, alla chiesa della parrocchia di San Martino vescovo, «hanno una certa periodicità, raccogliendo una significativa adesione«, il primo cittadino non si lascia andare a giudizi. «Sono cose strettamente attinenti alla sfera spirituale – osserva –, sulla quale non credo di aver titolo alcuno a esprimermi».
Abbiamo raccolto il pensiero di una persona ben radicata nella vita parrocchiale locale, che manteniamo anonima.
«C’è tanta confusione su quanto avviene a Prodolone – secondo il residente nella frazione –, girano notizie false. C’è solo un gruppo di preghiera di persone anziane che recitano il rosario, tutto sotto il controllo del parroco. Ci sono tante leggende di apparizioni, veggenti e guarigioni, intorno a questa chiesa. Ma qua tutto appare normale, come in una qualsiasi altra parrocchia».
Si va per esempio da chi avrebbe visto la Madonna fare un inchino alle apparizioni di Gesù, sua madre e padre Pio. Dall’estasi di partecipanti alle messe alle presunte guarigioni, soprattutto spirituali, di don Guido Corelli, mai investito ufficialmente del ruolo di esorcista ma che avrebbe il potere di scacciare il demonio. Insomma, se ne sono dette davvero tante, negli ultimi anni, su quanto accade nella chiesa di piazzale Colloredo.
«Ma in quel luogo di culto – spiega il fedele di Prodolone – ci sono soltanto messe e, l’ultimo sabato del mese, l’adorazione dello Spirito Santo, e per momenti come quest’ultimo ringraziamo don Guido che ancora li organizza. Momenti di preghiera, insomma, come in tutte le parrocchie, niente di particolare. Poi, durante il loro svolgimento, qualcuno può sentirsi male, null’altro».
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