«Ci metto una mano sul fuoco: è innocente»

Il nuovo avvocato di Ruotolo: «Chiederemo un interrogatorio. Azione penale senza presupposti»

PORDENONE. «Sull’innocenza del mio assistito metto una mano sul fuoco». Esordisce così Roberto Rigoni Stern del foro di Vicenza, legale di fiducia, in mandato congiunto con l’avvocato Giuseppe Esposito di Nola, di Giosuè Ruotolo, formalmente indagato per l’omicidio dei due fidanzati in vista degli accertamenti tecnici non ripetibili cominciati ieri, affinché potesse tutelarsi nominando difensore e consulenti. Certezza d’innocenza che deriva da «elementi e dati in nostro possesso», aggiunge il legale.

Come ha reagito alla notifica dell’avviso di garanzia? «Èra stupito, visto il rapporto di amicizia che lo legava a Trifone», ha risposto l’avvocato.

«Attendiamo fiduciosi l’esito degli accertamenti – ha rimarcato Rigoni Stern –. Quello che ha in mano, al momento, la Procura, non è certamente sufficiente per esercitare l’azione penale né per emettere una misura e restrittiva nei confronti di Ruotolo».

Quanto all’alibi dell’indagato che non avrebbe convinto gli inquirenti, Rigoni Stern ribatte: «Anche se non ci fosse un alibi, questo non implicherebbe la colpevolezza. Il nostro assistito è stato sentito più volte dagli inquirenti come persona informata sui fatti, ma in questo momento non sono in grado di dire nulla al riguardo, perché dobbiamo acquisire ancora i verbali».

Ruotolo era in casa in via Colombo, quella sera? «Su questo non posso rispondere», ha precisato l’avvocato, sottolineando che deve ancora prendere ancora cognizione degli atti e dei verbali relativi alle sommarie interrogazioni che sono state rese e nel momento in cui avremo modo di avere un quadro complessivo degli atti di questa vicenda, per la quale sono state sentite più di 700 persone, potremo formulare anche un’ipotesi difensiva. Il mio cliente avrà modo di chiarire la sua posizione in un interrogatorio che verosimilmente richiederemo nei prossimi giorni».

La data non è stata ancora fissata, ma c’è «piena disponibilità» a un interrogatorio urgente, in modo da spazzare via «ogni dubbio». Difficile, tuttavia, che l’interrogatorio possa essere richiesto dai legali già per questa settimana, vista la mole di documentazione del fascicolo. Al momento i legali sono a conoscenza delle comunicazioni informali rese dalla Procura. Ruotolo ha sempre dichiarato la sua completa estraneità ai fatti a lui contestati e «la saprà certamente dimostrare» nell’interrogatorio, chiarendo la sua posizione, ha sottolineato il legale.

Gli avvocati di Ruotolo hanno nominato come consulenti l’esperto di criminalistica di Torino Salvatore Musio e il consulente informatico forense Giuseppe Dezzani. Nel caso in cui fosse necessario, gli avvocati dell’indagato si doteranno anche di un genetista e biologo (per l’esame di eventuali tracce biologiche).©RIPRODUZIONE RISERVATA

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