Chiesto un incontro con i vertici di Billa Italia a Milano

PORCIA. Non c’è ancora alcuna novità per i 46 dipendenti del superstore Billa di Porcia in odore di licenziamento, mentre con oggi i lavori di pulizia del punto vendita di via Roveredo con la...
FOTO MISSINATO - PROTESTA BILLA IN PROVINCIA
FOTO MISSINATO - PROTESTA BILLA IN PROVINCIA

PORCIA. Non c’è ancora alcuna novità per i 46 dipendenti del superstore Billa di Porcia in odore di licenziamento, mentre con oggi i lavori di pulizia del punto vendita di via Roveredo con la rimozione di merci e scaffalature dovrebbero concludersi. Tra i lavoratori si sta pensando alla possibilità di mandare una delegazione sindacale a Milano, nella sede di Billa Italia, per un confronto sul caso di Porcia. «Mercoledì – ha spiegato Mauro Agricola, segretario provinciale Uiltucs – i vertici aziendali avrebbero dovuto fare il punto della situazione con i loro legali e valutare la possibilità di riaprire il dialogo con i sindacati pordenonesi per la cassa integrazione di questi lavoratori. A oggi (ieri per chi legge, ndr) non abbiamo tuttavia avuto ancora nessuna notizia ufficiale in merito. I tempi stingono e non manca tanto per l’arrivo delle lettere di licenziamento».

Della questione, una trattativa sindacale condotta a livello nazionale per sei centri e 150 lavoratori Billa che è «scivolata di mano», chiudendosi con un nulla di fatto quanto a cassa integrazione, se ne stanno interessando, oltre ai sindacati Fisascat Cisl, Filcams Cgil, Uiltucs Uil e alla Conflavoratori, la Provincia e la Regione. «I tempi – ha ricordato Agricola – si stanno tuttavia stringendo e al massimo per i primi giorni della prossima settimana dobbiamo avere un’idea chiara sulla possibilità o meno di ottenere la cassa. L’azienda sta temporeggiando, ma non sappiamo nemmeno che cosa farà fare ai lavoratori ora che anche la pulizia del negozio sta per terminare. Senza considerare la situazione di quei dipendenti Billa che sono riusciti a trovare un’altra occupazione, la quale però è vincolata all’iscrizione nelle liste di mobilità». Sino all’ultimo, quindi, al Billa di Porcia si resta in sospeso.

«Come ennesimo tentativo abbiamo chiesto un incontro tra una nostra delegazione e i vertici aziendali a Milano – conclude Agricola – entro i primi giorni della prossima settimana».(m.bi.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto