Chiesti i diritti della “pianta” di Palmanova sui libri

PALMANOVA. La pianta di Palmanova sulla copertina dei libri? Il Comune chiede i diritti. La città fortezza, con la sua forma unica al mondo, si fa sempre più conoscere. Solo negli ultimi mesi, per fare un esempio, sono usciti due libri, un romanzo e un saggio, che riportano in copertina la stella a nove punte. Il vantaggio che ne deriva alla città in termini di circolazione della propria immagine è innegabile. Tuttavia l’utilizzo della pianta in tale contesto non è così scontato.
Nel 2010 infatti il Comune decise di registrare il “marchio” della fortezza, per tutelarne l’utilizzo con l’obiettivo di fare in modo che chi intende usarlo debba chiederne l’autorizzazione al Comune e pagare una sorta di royalty sull’utilizzo del simbolo, «al fine di tutelare il valore emblematico e istituzionale del marchio della città, limitandone la volgarizzazione», come recita il relativo regolamento. Il Comune, allo scopo, aveva scelto due piante della città stellata (un’incisione del 1598 e un disegno derivato da un rilievo austriaco del 1851) e li aveva depositati, come marchio tutelato, a livello comunitario, all’ufficio brevetti di Alicante. Sono previste anche eccezioni al pagamento, per le iniziative non a scopo di lucro o per progetti promozionali delle attività di Palmanova.
In virtù di questa registrazione, il Comune ha scritto di recente alla Nord, la casa editrice del libro di Giulio Leoni, per chiedere i diritti per la copertina de “L’occhio di Dio”, l’ultimo romanzo dell’autore di thriller storici, ambientato proprio nella città stellata. E ora si appresta a fare altrettanto per il saggio di Fabio Isman “Andare per le città ideali”, edito da Il Mulino. Anzi, in questo caso, la casa editrice ha pure utilizzato la pianta per abbellire la pagina pubblicitaria dedicata a una serie di saggi tra cui quello di Isman.
«La prima casa editrice – commenta il sindaco Francesco Martines – non ha accolto la nostra richiesta sostenendo che la pianta utilizzata non è uguale a quella registrata. Non è facile effettivamente tutelare la forma a nove punte, perché basta una minima differenza… e non è facile dimostrare che le piante successive derivino da quella tutelata». Insomma, probabilmente non si arriverà a un contenzioso, tuttavia il problema della tutela dell’immagine rimane. «Contatteremo l’ufficio che ha seguito le pratiche per la tutela del marchio – conclude il sindaco – per capire come dobbiamo agire per tutelare la pianta. L’obiettivo primo infatti è quello di evitare che essa sia utilizzata per scopi inappropriati. Nel caso dei due libri di recente pubblicazione ovviamente non c’è alcun danno d’immagine, anzi. Ma il problema dell’uso corretto si potrebbe porre».
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