Che cosa racconta la curva del contagio: dopo otto settimane è positivo uno su mille in Friuli

Un bilancio di otto settimane di pandemia segnato da lutti, tutti dolorosi, e da tanti numeri che messi insieme possono descrivere l’evoluzione del virus in Friuli Venezia Giulia. Un percorso che sembra ormai aver imboccato la fase calante e che rispetto a tante altre regioni d’Italia presenta risultati meno pesanti. In particolare, tutto il Nord del Paese ha situazioni peggiori di quella del Friuli Venezia Giulia, così come buona parte del Centro.
CORONAVIRUS, I DATI
Ogni giorno l’insegnante aggiorna i suoi grafici in base ai numeri ufficiali comunicati dalla Protezione civile.
«Il dato degli attualmente contagiati su mille abitanti in effetti vede il Friuli Venezia Giulia in una posizione favorevole rispetto a molte altre regioni d’Italia e in particolare del Centro- Nord – sottolinea il professore – . Tutto questo dipende da molti fattori.
Dal punto di vista statistico è comunque interessante notare come dopo otto settimane l’andamento dell’epidemia stia prendendo una direzione precisa. I numeri di questi ultimi sette giorni confermano il calo dei contagi e il dato ha ancora maggior valore se si considera che questa settimana sono stati eseguiti ben 14 mila tamponi contro gli ottomila della settimana scorsa».
Poi è iniziata la discesa. «Ci sono delle asimmetrie – commenta il docente – , ma è corretto dire che i valori sono in calo. Abbiamo dovuto attendere due settimane per vedere i primi effetti del lockdown. E tuttora stiamo raccogliendo i frutti della chiusura. Bisognerà vedere cosa cambierà dopo le riaperture. Dovremo essere tutti così accorti da evitare gli assembramenti: sono quelli i momenti di vero rischio per una ripresa della pandemia». Non è escluso che proprio i dati che stiamo esaminando (mettendo a confronto le regioni e i malati su mille abitanti) siano quelli utili al Governo per decidere eventualmente se applicare alcune riaperture solo in certe zone del Paese. Risulta evidente che il Friuli Venezia Giulia è tra le aree meno colpite.
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