Cerimonia col prefetto per il partigiano Martelli

S. C.

Oggi, dalle 11, alle Casermette, con l’Anpi si ricorderà il sacrificio per la libertà di Franco Martelli “Ferrini”, insignito di Medaglia d’oro al valor militare, comandante partigiano della brigata unificata Ippolito Nievo di Pianura. Martelli, a 33 anni venne fucilato dai nazifascisti il 27 novembre del 1944. Le orazioni del prefetto Domenico Lione e della dirigente scolastica Lucia Cibin saranno introdotte dal presidente dell’Anpi Loris Parpinel, dall’Apo, dal Comune di Pordenone, da Carole Palei dei federalisti europei, da Ludovica Martelli Galati, nipote di Martelli, e dagli studenti del liceo Leopardi Majorana, protagonisti delle Pietre d’inciampo in città.

«La commemorazione di Martelli aggiunge, ogni anno, nuovi tasselli sul contesto in cui si inserisce la sua figura storica di protagonista della Resistenza – afferma Parpinel –. Lo studio di fatti e personaggi della Resistenza pordenonese porta alla luce episodi non sempre ben conosciuti. È il caso della giovanissima Luigia Venier, 14 anni, staffetta partigiana della brigata Nievo. Ricerche e testimonianze dimostrano che Luigia Venier è stata assassinata dai fascisti della banda Leschiutta due giorni prima della fucilazione di Martelli». Puntualizza Parpinel: «I fascisti che circondano la casa dei Venier in località Dogana per prelevare tutta la famiglia e incendiare l’abitazione, uccidono freddamente Luigia, sparandogli alla schiena, quando tenta di fuggire». —

S. C.

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