Caso Valussi, l'incontro in Comune tra genitori e sindaco. Honsell: "Gli adulti facciano lezione il pomeriggio"

Le famiglie contestano la condivisione, nell'istituto di via Petrarca, di spazi comuni come per esempio i corridoi e i servizi igienici

Stessi orari per ragazzi e adulti, l'assemblea al Comune di Udine

UDINE. «Ancora all'inizio di quest'estate abbiamo formulato alla dirigenza scolastica delle proposte che, purtroppo, non sono state prese in considerazione. Proposte che prevedevano lo svolgimento delle lezioni per adulti in orario pomeridiano-serale e non al mattino dunque e che evitavano proprio la promiscuità tra adulti e ragazzi alla scuola Valussi». È quanto il sindaco di Udine, Furio Honsell, ha detto questo pomeriggio, e anticipato in una nota, a palazzo D'Aronco all'incontro sul caso della scuola Valussi.

All'incontro sono intervenuti, oltre al sindaco, l'assessore all'Educazione, Raffaella Basana, il dirigente scolastico Umberto Ranauro, la dirigente del Centro provinciale per l'istruzione degli adulti, Vilma Candolini, il dirigente dell'ufficio scolastico provinciale, Igor Giacomini e una delegazione scolastica.

Durante la riunione, il sindaco ha espresso più volte sottolineato l'incompatibilità delle lezione del Cpia con quelle delle scuole medie. Honsell ha proposto proprio di ripristinare le lezioni pomeridiane, trovando al più presto gli spazi necessari per le lezioni degli adulti. 

«La responsabilità sull'organizzazione di questi corsi non è in capo al Comune - ha ricordato il sindaco - ma è congiunta tra i dirigenti e l'ufficio scolastico regionale».

«Non è una questione migranti o italiani - spiegano alcuni genitori presenti all'incontro in Comune -, è proprio il fatto che persone grandi condividano gli stessi spazi con i minori». I ragazzi, come raccontano i papà, dovrebbero essere "accompagnati dai bidelli anche per andare in bagno». 

Presente all'accesa discussione nel Salone del popolo, la dirigente del Cpia, Vilma Candolini: «Quello di oggi è un giorno molto triste e le proposte che sono venute fuori oggi viaggiano sui binari della discrimimazione». 
 

«Soluzioni - ha spiegato l'assessore Basana - le avevamo proposte, ma purtroppo non sono state accolte. Il punto principale su cui vorremmo che tutti insieme ragionassimo - prosegue - è quello di garantire il diritto allo studio per ragazzi e adulti e nell'ambito della tutela di questo diritto sono sicura troveremo delle soluzioni nel rispetto delle specifiche peculiarità. Il fatto poi - ha concluso - che gli adulti frequentino dei corsi alla scuola Valussi nasce non certo da una nostra volontà, ma da un accordo tra dirigenti scolastici ratificato dalla Provincia di Udine nel piano di dimensionamento redatto diversi anni fa».

 

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