Caso vaccini, danno economico per mezzo milione

La task force: 20 mila fiale da acquistare e dieci assunzioni per l’emergenza. Entro fine mese verranno richiamati 3 mila 200 piccoli. Assalto ai centralini

UDINE. Le “finte” vaccinazioni costeranno all’Azienda sanitaria 3 circa mezzo milione di euro. È il danno stimato dalla task force di medici ed esperti che ieri si è riunita a Udine per mettere a punto il piano straordinario delle profilassi, alla luce della scoperta che «circa il 50% dei bambini seguiti da Emanuela Petrillo - spiega il direttore dell’area di prevenzione della Regione, Paolo Pischiutti - non sono stati vaccinati». A dirlo sono gli stessi prelievi di sangue sul campione di 200 bimbi effettuato la scorsa settimana. Oggi nella conferenza stampa verranno ufficializzati i risultati degli esami effettuati dal professore di igiene dell’Università di Trieste, Pierlanfranco D’Agaro, esperto virologo.

Caso vaccini, ecco come lavorerà la task force

Ottocento iniezioni in 7 giorni

Al Distretto sanitario di Codroipo sono stati allestiti quattro ambulatori. Entro il 15 maggio verranno raggiunte al telefono le famiglie dei 7.000 bimbi che dovranno essere richiamati per le vaccinazioni. L’Azienda sanitaria conta di effettuare 800 iniezioni a settimana. Entro fine mese riceveranno la prima dose di profilassi 3.200 bambini, a cominciare da quei 200 che la scorsa settimana sono stati sottoposti a prelievi del sangue. «Sono quelli - precisa Pischiutti - che risultano aver seguito l’intero ciclo vaccinale con la Petrillo». La seconda dose verrà somministrata entro fine giugno; la terza entro fine ottobre quando terminerà il piano straordinario “Vaccinare sì”.

Vaccini “per precauzione”

«Abbiamo deciso di usare il principio di massima precauzione», puntualizza il direttore generale dell’Aas 3 Pierpaolo Benetollo. «In realtà, la stragrande maggioranza dei bambini è già protetta o parzialmente: il problema - prosegue - è che non possiamo avere la matematica certezza che la protezione di ciascuno sia completa o perduri per tutta la vita o per il tempo previsto per ciascuna vaccinazione». «Voglio rassicurare i genitori - afferma il dg dell’Azienda sanitaria – che non c’è alcun problema se viene rifatta una vaccinazione che era già stata somministrata. Non crea alcun rischio per la salute. Chi risulta scoperto non ha pericoli immediati. L’ “immunità di gregge” ha consentito di evitare un’epidemia tra la popolazione».

I Comuni coinvolti

Dovranno essere ripetute tutte le settemila vaccinazioni eseguite a Codroipo dal 16 novembre 2009 al 18 dicembre 2015, periodo nel quale Emanuela Petrillo aveva esercitato la professione nel Distretto del Medio Friuli. I Comuni coinvolti sono undici: Codroipo, Mortegliano, Lestizza, Sedegliano, Bertiolo, Camino al Tagliamento, Mereto di Tomba, Talmassons, Varmo, Castions di Strada, Basiliano.

La task force incrociando i dati di Insiel ha scoperto, però, che l’assistente sanitaria aveva fatto alcune sostituzioni di colleghi in tutte le sedi dell’ex Azienda sanitaria 4. «Sono casi sporadici, riguardano l’1% – conferma Benetollo – e chiameremo anche quei bambini».

Un danno da 500 mila euro

L’Azienda sanitaria ha dato il via a un piano straordinario di 10 assunzioni. I nuovi andranno a ricoprire ruoli in altri servizi del Distretto. Per il piano di vaccinazioni verranno messi a disposizione degli esperti. «Ci stiamo organizzando – afferma Laura Regattin, direttore del Distretto di Codroipo – in due percorsi paralleli. Ci siamo mossi in tempi molto veloci. C’è stata una grande disponibilità da parte del personale per affrontare l’emergenza». Verranno inoltre acquistate 20 mila dosi.

Ipotesi di omissione e falso, pena massima di due anni
Un medico prepara una siringa monodose con il vaccino contro il virus dell'influenza in un'immagine d'archivio. ANSA/STRINGER

Complessivamente l’Aas3 dovrà accollarsi una spesa di circa 500 mila euro, «senza contare – aggiunge il direttore dell’area di prevenzione Pischiutti – il danno d’immagine per l’intera struttura sanitaria e le probabili class action che verranno avviate dai genitori».

L’Azienda avvierà un’azione legale nei confronti di Emanuela Petrillo. «Stiamo collaborando a stretto contatto con la magistratura - afferma Benetollo - che da noi è stata informata già venerdì non appena abbiamo ricevuto i dati parziali dei controlli. La Procura ha gli strumenti adatti per affrontare l’inchiesta. A noi interessa prima di tutto risolvere il problema che si è venuto a creare e dare più informazioni possibili e precise alle famiglie. Solo successivamente affronteremo l’aspetto legale».

Centralini presi d’assalto

Sono stati 800 gli accessi al sito dell’Azienda sanitaria nella sola giornata di domenica e 90 le nuovi iscrizioni nel fine settimana a WhatsAss3, servizio che ha raggiunto le 2.500 iscrizioni. I genitori allarmati hanno preso d’assalto anche il centralino del numero verde 800 423 445 raggiungibile tutti i giorni dalle 17 alle 21: sono state 500 le chiamate in 10 giorni dalla sua attivazione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto