Caso-pantera, le orme non chiariscono il giallo

Impronte rinvenute in zona Monticello dove è avvenuto l’incontro tra un cormonese e un “grosso felino”. Pareri discordanti
CORMONS. Sono state ritrovate delle impronte, presumibilmente appartenenti a un grosso felino, nel luogo dove martedì sera in località Monticello è avvenuto l’avvistamento di quella che potrebbe essere una pantera. A ritrovarle, in un sopralluogo svolto nel pomeriggio di giovedì, la stessa persona che con il non identificato animale aveva avuto un incontro ravvicinato durante una passeggiata assieme al proprio cane: è infatti tornato nella zona dell’avvistamento per fotografare eventuali tracce lasciate dall’animale. E su uno spiazzo in terra battuta infatti sono state trovate delle orme. Difficile stabilire a quale animale appartengono le orme. Va specificato che l’impronta è stata rinvenuta non su un terreno fangoso (e dove dunque resterebbe meglio impresso il “calco” della zampa) ma su uno asciutto. In ogni caso dovrebbe trattarsi proprio di un felino, ma gli esperti non si sbilanciano né ad affermare con assoluta certezza questo, né tantomeno ad ipotizzare che possa trattarsi della traccia lasciata da una pantera, una lince o magari semplicemente da un gatto. L’impronta è grande circa dieci centimetri in tutto. Insomma, l’incertezza resta, e tra gli addetti ai lavori le opinioni sono completamente differenti.


C’è chi, come la Forestale, è cauta: «Le impronte paiono poco leggibili: stiamo monitorando l’area, ma è ancora presto per trarre conclusioni». C’è chi, invece, spegne ogni “entusiasmo” relativo alla possibile presenza di un animale esotico: «Con immagini del genere non me la sentirei neppure di affermare che si tratti di un felino – evidenzia Fabio Perco, direttore della stazione biologica dell’Isola della Cona – Inoltre manca qualsiasi riferimento delle dimensioni. Leggendo la testimonianza dell’uomo che ha avvistato l’animale, non escluderei che possa semplicemente trattarsi di un gatto nero piuttosto grosso: mi creda, svolgo questo lavoro da decenni e di casi simili con segnalazioni del genere ne ho sentiti a bizzeffe. Si sono tutti conclusi con un buco nell’acqua: pensi che all’epoca dell’avvistamento del puma nelle campagne di Fossalon durante le nostre perlustrazioni incontrammo nei luoghi del presunto incontro un grosso felino dalla pelle color ocra, si, ma si trattava di un bel gattone piuttosto pasciuto. Nulla di più. Ecco perché eviterei di parlare di pantere o tanto meno linci: innanzitutto, dalla descrizione del signore, lince non può sicuramente essere perché la coda non è assolutamente così come quella vista. Ma mi sentirei di avanzare l’ipotesi che si sia trattato di un gatto scuro piu grande rispetto alla media, ma pur sempre un gatto. In quei frangenti, colti di sorpresa e nel raggio di un paio di secondi in tutto, spesso può capitare di vedere animali che poi non si rivelano tali».


Ben diversa l’opinione di Francesca Piva, allevatrice di felini, che ha personalmente parlato con l’uomo che ha “incontrato” la presunta pantera: «Non ho alcun dubbio che si tratti di pantera sia per la descrizione emersa parlando la persona che ha incontrato l’animale, sia per come è avvenuto il fatto. Un grosso gatto non può arrivare alle dimensioni dell’animale descritto da questo signore. L’osservazione è arrivata ad una distanza di 3 metri, non di 100 o 400, che magari possono trarre in inganno. Bisognerebbe, anche solo per scrupolo, mettere in sicurezza l’area, e pensare che ci possa essere davvero una pantera in zona. Sono cose che possono accadere.


A Roma ci sono stati per ben 16 avvistamenti di pantera da parte di più persone dagli anni Novanta al 2006 quando finalmente sono riusciti a catturarla e portarla in uno zoo: molte persone, in quel periodo, sono state derise e non prese sul serio.


In quell’occasione non è successo niente di grave ma questo non esclude il fatto che possa succedere qualcosa a chi frequenta la zona delle campagne di Cormons o a chi abita nei pressi. Sarebbe uno sbaglio agire con leggerezza: lince come ipotesi non sta in piedi perché questo felino ha colore e coda differenti da quelli dell’avvistamento».


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