Caso Cqc, il ministro scongiura il rischio delle patenti scadute

Allarme rientrato. «Il rischio patenti scadute non c’è più, il ministero ha fornito chiarimenti che ci portano a essere tranquilli. I due anni in più rimangono validi per chi non ha fatto i corsi e...

Allarme rientrato. «Il rischio patenti scadute non c’è più, il ministero ha fornito chiarimenti che ci portano a essere tranquilli. I due anni in più rimangono validi per chi non ha fatto i corsi e che quindi si vedrà scadere il titolo a settembre: solo chi ha già prorogato il titolo di cinque anni perderà la proroga di altri due». Mauro Tavella tranquillizza i titolari delle patenti speciali per l’autotrasporto finiti nel limbo da qualche giorno per l’abolizione del decreto del 2013 con cui l’Italia – ora nel mirino della Ue per questo – aveva concesso una proroga di due anni della Cqc (carta di qualificazione conducenti). Resta il fatto che «chi ha la patente in scadenza nel 2020 in realtà vedrà il termine anticipato al 2018, ma per questi casi c’è tutto il tempo per intervenire». A non avere disagi, invece, saranno quelli che non hanno frequentato i corsi per il rinnovo dei titoli. Per loro il “bonus” di due anni resta valido, proprio per impossibilità di agire sull’esistente. Può sembrare un paradosso eppure è così. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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