Carlino piange il dottor Francesco Buda oncologo con la passione per la politica

carlino
Se n’è andato per quella malattia che a lungo aveva combattuto come medico oncologo: Francesco Buda è mancato ieri mattina all’ospedale di Udine dove si trovava ricoverato a causa di un cancro al polmone. Aveva 66 anni. Lascia la moglie Rosanna Filipputti, ginecologa e medico di famiglia, e i figli Emanuela, medico pure lei, e Lorenzo, prossimo alla laurea per diventare avvocato.
Francesco Buda, medico oncologo, era molto conosciuto per aver lavorato in diverse strutture sanitarie della regione, tra cui il Policlinico Città di Udine, dove fino al 2015 era stato direttore di Oncologia. Originario di Oppido Mamertina (Reggio Calabria), Buda si era laureato all’Università La Sapienza di Roma, andando poi a specializzarsi in Cancerogenesi ambientale, Oncologia clinica e geriatrica all’Università di Messina, aveva anche conseguito delle specializzazioni all’Università di Udine e di Padova, a Uppsala-Orebro e negli Stati Uniti. Dal 2000 al 2015 aveva tenuto corsi sulle patologie tumorali per i laureati medici specializzandi delle Università di Udine e Padova. Buda era stato anche un forte sostenitore del Metodo antitumorale Di Bella che aveva portato avanti con convinzione e determinazione, e delle medicina olistica. È stato anche collaboratore del Messaggero Veneto, dove ha curato per diversi anni la seguitissima rubrica “La nostra salute” nella quale spiegava le malattie in modo semplice e comprensivo e le possibili cure.
Era anche un appassionato di politica per la quale era sceso in campo in diverse occasioni. Di formazione socialista, aveva aderito al Psi, dopo Mani Pulite, oltre che a candidarsi come sindaco con una lista civica a Carlino nel 2004, dove era supportato da due liste civiche di cui una capeggiata dalla moglie Rosanna Filipputti e composta da sole donne, e poi nel 2009 aveva ritentato andando a “scontrarsi” con Diego Navarria che è poi diventato sindaco. Buda per nove anni aveva capeggiato l’opposizione in consiglio comunale e si era anche candidato alle Provinciali e alle Regionali nelle file del Centro cristiano democratico (Ccd).
Nel 2015 aveva avuto un grave incidente stradale sulla provinciale carlinese mentre era in sella alla sua bicicletta (era anche un appassionato sportivo e praticava sia il tennis che il ciclismo): era stato tamponato da una vettura che lo aveva spinto con violenza contro un mezzo pesante. Gravi i traumi riportati: era rimasto paralizzato agli arti inferiori, ma dopo una lunga riabilitazione era tornato a camminare. E poi la scoperta di quella malattia che ben conosceva, il cancro al polmone, contro la quale aveva portato avanti tante battaglie nel tentativo di debellarla, per cui era ben conscio di quello che ciò avrebbe potuto significare.
Persona irruente, di grande intelligenza e cultura, come dicevamo anche appassionato di quella politica giocata ad alti livelli, Francesco aveva un carattere forte e non facile, come lui stesso ammetteva, ma era dotato di una grande umanità e sensibilità verso chi era in difficoltà, ancor di più verso chi stava male. Generoso nei confronti di chi soffriva, non lesinava mai un aiuto a chi glielo chiedeva, ma anche a chi sapeva aver bisogno e non osava chiedere. Era molto apprezzato e stimato dai colleghi medici, proprio per l’impegno che metteva nella sua professione, e soprattutto per quella umanità dimostrava nei confronti di tutti.
Dopo il matrimonio con Rosanna Filipputti, Buda si era stabilito a Carlino, cittadina della Bassa friulana nella quale sono nati i suoi amatissimi figli, e dove verrà portato dopo le esequie.
Tutta la comunità di Carlino avrebbe tanto voluto dargli un ultimo saluto, ma così non sarà a causa delle stringenti misure dettate dal decreto ministeriale: è questa l’amarezza dei suoi concittadini.
Anche Loris Bazzo, sindaco di Carlino, ricorda Francesco Buda: «Come un amministratore capace ha fatto dal 2004 opposizione per quattro anni e poi per un anno ha fatto parte della maggioranza del sindaco Paiaro. Nel 2009, con sindaco Diego Navarria, io, giovane amministratore, guardavo a lui per le capacità e la lungimiranza della visione politica che aveva: Buda è stato un esempio per me. Ci ha dato del filo da torcere a volte con i suoi interventi sempre puntuali e documentati: era preparato su ogni argomento. Sono vicino alla moglie e ai figli, a cui vanno le condoglianze di tutta la comunità carlinese».—
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