Cancellato dal registro del volontariato L’Aeroclub perde al Tar
Cancellato dal registro regionale delle associazioni di volontariato a seguito dell’indagine della guardia di finanza, l’Aeroclub di Pordenone, assistito dagli avvocati Valter Buttignol e Mattia Matarazzo, ha impugnato al Tar il provvedimento della Regione. I giudici, però, hanno respinto il ricorso e hanno condannato l’Aeroclub a rifondere alla Regione le spese di giudizio (1.500 euro).
Il Tar ha ritenuto che sia stata accertata la violazione dei requisiti di gratuità delle prestazioni e l’assenza di scopo di lucro del sodalizio. Bastano per giustificare l’atto della Regione, giunto al termine di un’istruttoria.
Risulta ai giudici dagli atti che ai volontari siano state corrisposte somme non qualificabili come semplici rimborsi spese (invece consentiti in un’associazione di volontariato). Somme che si pongono in contrasto con il divieto di distribuire in qualsiasi forma i proventi dell’organizzazione. I giudici hanno osservato che l’Aeroclub «non contesta l’intervenuta corresponsione delle somme, né offre prova della loro riferibilità a specifiche spese, ma valorizza la qualificazione dell’Aeroclub Pordenone come associazione sportiva dilettantistica, regime che, diversamente dalle organizzazioni di volontariato, avrebbe consentito quel tipo di erogazioni». I giudici ribattono che la doppia qualificazione impone il rispetto di entrambe le normative di settore.
Per il Tar si può fare a meno di esaminare il terzo motivo di decadenza, ovvero l’assenza di democraticità della struttura organizzativa dell’Aeroclub, in cui le decisioni sarebbero state accentrate nelle mani di alcuni soci. —
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