Cammariere apre Vocalia a Maniago: «Le mie canzoni e 27 anni di storia»

Al via venerdì 17 maggio la13ª edizione del festival Vocalia, al Verdi di Maniago, alle 21 con il concerto di Sergio Cammariere, intitolato “Piano solo”.
«È un concerto di canzoni, tratte dal mio repertorio, scritte con Roberto Kunstler – ci spiega l’artista –, il mio collaboratore di sempre. Canzoni che sono 27 anni di storia raccontata. E poi oltre alle canzoni ci sarà sicuramente spazio per brani di solo piano, facenti parte del disco “Piano”, ma anche inediti, pezzi di colonne sonore e ci saranno improvvisazioni».
La memoria torna all’inizio della storia artistica di Cammariere, agli esordi a Roma al Locale di vicolo del Fico, una combriccola di cui facevano parte anche Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, Max Gazzé e Alex Britti. «Quando suonavamo al Locale – ricorda Cammariere – eravamo tutti disperati, senza una lira, ma a incoraggiarci venivano i grandi maestri che ci regalavano delle jam session mitiche, come quella indimenticabile di Lucio Dalla. La mia vita in fondo è cambiata con gli incontri, con Bruno Lauzi, Umberto Bindi, Sergio Endrigo e ultimamente anche con Gino Paoli, con cui ho fatto proprio sere fa un concerto a Roma».
È stato detto che nelle sue canzoni musica, cinema, teatro e letteratura si incontrano. Come nascono? «Io vivo solo con un gatto nero e quotidianamente mi metto al piano e invento, improvviso, registro, riascolto e poi da lì la scrittura, gli arrangiamenti, che, come ho detto, sono oggetto di grande elaborazione, quasi maniacale. Il tutto all’insegna di un bisogno di comunicare la bellezza, la pace».
Infine, il nuovo cd, salutato dalla critica come «una svolta pop, che senza tradire il jazz, prova a rendere più accessibile la sua musica». Ma Cammariere non è d’accordo: «No, anche perché non mi reputo un musicista jazz. Sono un improvvisatore, ma improvvisa la mia anima».
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