Calciatore muore a 27 anni

Luca Maiero trovato morto in casa. Giocava con il Flambro
Cividale 13 Febbraio 2010. Incidente sul lavoro nella frazione di Carraria.Telefoto copyright Foto Agency Anteprima
Cividale 13 Febbraio 2010. Incidente sul lavoro nella frazione di Carraria.Telefoto copyright Foto Agency Anteprima

BERTIOLO

Tragedia a Bertiolo. Luca Maniero, 27 anni, calciatore (attualmente nelle fila del Flambro) è stato trovato senza vita, ieri mattina attorno alle 8, nella sua abitazione a Bertiolo. Non è ancora stata stabilita la data dei funerali. Una scomparsa improvvisa, che lascia nella disperazione la famiglia (il papà Giuseppe, la mamma Mariangela e il fratello minore) e che ha creato costernazione nella comunità locale dove la famiglia è molto conosciuta: così come il nonno, il padre è infatti maniscalco e quindi rappresenta un punto di riferimento per la comunità. Anche Luca era conosciuto da tutti: attualmente impiegato in un’azienda a Coseano, dopo aver lavorato come piastrellista e alla Latteria di Campoformido, era infatti molto attivo nell’associazionismo locale. Oltre a giocare fin da bambino a pallone, era iscritto alla sezione Ana del paese, di cui il padre è capogruppo. Luca Maiero era alpino, come il padre che aveva prestato servizio nel Battaglione Tolmezzo.

Un ragazzo buono e di compagnia nel ricordo di amici e conoscenti, una promessa per il calcio per chi invece lo aveva conosciuto come collega di squadra.

«Una persona leale, un bravo ragazzo, tranquillo ed educato - è il ricordo del presidente del Flambro, Roland Toneatto - Da quest’anno era con noi, giocava come difensore ma si era anche fatto notare come terzino e poi come centrale. Abbiamo saputo della disgrazia e siamo vicini al dolore della famiglia. Attendiamo di sapere la data delle esequie, saremo senz’altro presenti tutti all’addio».

Un dolore anche per gli ex compagni di squadra del Bertiolo, dove il ragazzo era cresciuto dopo l’esordio nella Cometa e dopo la stagione in Juniones nel Varmo. «Fino all’anno scorso aveva militato con noi come capitano - racconta il presidente del Bertiolo, Antonino Pilosio - poi, aveva decisio di cambiare ed era passato alFlambro. Un bravo ragazzo, un po’ timido ma sempre allegro, gli piaceva far festa. Lo vedevamo in giro con gli amici e la fidanzata, con i quali la sera prima era stato alla sagra a Camino».

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