Caffaro, l’incontro sulla crisi in programma al ministero
TORVISCOSA.
Incontro oggi a Roma al Ministero allo Sviluppo Economico sul futuro della Caffaro, al quale saranno presenti, i presidenti della Regione Fvg, Tondo, e della Lombardia, Formigoni, i sindacati nazionali di settore, le Fulc Territoriali, e il commissario delegato Cappelletto, che porteranno “in dote” nelle trattative, la notizia dell’accoglimento da parte del Tribunale di Udine della Prodi bis, per la Caffaro Chimica srl. All’incontro non sono stati invitati nè sindaco di Torviscosa, né quello di Brescia (altro sito coinvolto dalla crisi). Sul tavolo potrebbe esserci anche la nomina dei commissario o dei commissari straordinari alla gestione dell’impianto.
Intanto, martedì l’assemblea ordinaria degli azionisti di Snia, ha approvato il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008, nel quale ci sono alcuni riferimenti che riguardano Caffaro srl in liquidazione e Caffaro Chimica srl. Tra questi, la ristrutturazione del debito affidata ad advisors esterni, al fine di soddisfare i propri creditori sociali.
«Tale proposta, illustrata e inviata a tutti i creditori coinvolti – si legge nella nota dell’azienda –, che includono i debiti commerciali e finanziari di Snia Spa, e commerciali riferenti a Caffaro Srl in liquidazione e i rischi di regresso rivenienti dalle garanzie concesse nell’interesse di Caffaro Chimica Srl, e prevenire che la soddisfazione dei creditori aderenti avvenga ora per allora mediante il ricavato delle dismissione di due cespiti (Varedo e Cesano Maderno), di proprietà di Immobiliare Snia, a fronte di uno sdebitamento della stessa Snia Spa, a seguito del pagamento di tutti i creditori commerciali e finanziari che aderiranno alla proposta».
La nota prosegue sottolineando che per il pagamento dei creditori (una sessantina di cui 25 in Fvg per oltre 60 milioni di euro di crediti), sarà necessario portare a dismissione anche gli altri assets dell’Immobiliare. Nella nota si evidenzia anche la Caffaro Srl in liquidazione ha ricevuto un’offerta per i 3 siti di Torviscosa, Brescia e Colleferro, sulla quale è stata avviata una negoziazione: ma non si dice di chi è l’offerta.
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