Cadavere di un uomo legato e bendato trovato appeso al guardrail lungo la Gvt

Il corpo presenta diversi traumi ed evidenti segni di tortura. Il

cadavere è stato rinvenuto per puro caso da alcuni operai incaricati

dall'Anas che stavano iniziando dei lavori di manutenzione

Gianpaolo Sarti
Il cadavere è stato trovato appeso al guardrail, poco dopo la galleria di Valmaura: era sospeso all'esterno della strada, in una zona di vegetazione, poco visibile per chi transita con l'auto.
Il cadavere è stato trovato appeso al guardrail, poco dopo la galleria di Valmaura: era sospeso all'esterno della strada, in una zona di vegetazione, poco visibile per chi transita con l'auto.

TRIESTE. Il cadavere di un uomo è stato trovato nella mattinata di domenica 24 settembre lungo la Grande viabilità triestina. L'uomo è legato e bendato, ha diversi traumi sul corpo e segni visibili di tortura. Sul posto i carabinieri.

Il cadavere è stato trovato appeso al guardrail, poco dopo la galleria di Valmaura, in direzione di Muggia: era sospeso all'esterno della strada, in una zona di vegetazione, poco visibile per chi transita con l'auto.

Il ritrovamento


Il cadavere è stato rinvenuto per puro caso da alcuni operai incaricati dall'Anas che stavano iniziando dei lavori di manutenzione sul posto.
 

L'uomo ha una età compresa tra i 40 e 50 anni circa. Ha evidenti segni di tortura, come delle bruciature a forma circolare sulla calotta cranica, percosse, tagli e tumefazioni. I carabinieri, però, in una nota hanno smentito “la presenza di evidenti segni di tortura”.

Trieste, cadavere legato e bendato trovato sulla Gvt

L’uomo è stato trovato con il collo appeso al guardrail a un laccio e i piedi legati con il nastro. È vestito con una maglietta nera, camicia e pantaloni colore kaki.


Chi ha appeso il corpo, ha assicurato il laccio con altre fibbie e lacci sul guardrail. Vicino c'è anche del nastro, probabilmente quello utilizzato per immobilizzare i piedi.

Il cadavere non ha segni di putrefazione, ma presenterebbe segni di saponificazione, un elemento che fa ritenere che fosse sul posto dove è stato rinvenuto da almeno qualche giorno. È quanto si ricava da una prima ispezione cadaverica.

La vittima non è di colore sebbene, sempre a un primo esame, non si esclude che possa essere di carnagione scura. Non è stato invece ancora possibile comprendere se si tratta di un cittadino italiano o straniero.

Nelle tasche del cadavere sono stati trovati alcuni fogli con scritte in italiano e in una lingua "asiatica". Non veri e propri documenti, ma appunto "fogli". L'identità non è ancora nota. Sarà disposta l'autopsia.


Ipotesi avvertimento

La scena del crimine, il modo in cui era posizionato il corpo, fa pensare a un omicidio con un chiaro messaggio diretto ad altri. Come un avvertimento.

Chi ha commesso l'omicidio, infatti, avrebbe potuto gettare il cadavere nella scarpata sottostante. Invece è stato appeso, in modo da essere visto.

Cadavere trovato sulla Gvt: il racconto di quello che è accaduto

Il recupero del corpo

Nel primo pomeriggio si sono concluse le delicate operazioni di rimozione del cadavere avvenuta in una zona folta di vegetazione e pericolosi cavi elettrici.


La salma è stata recuperata con l'ausilio dell'autoscala dei vigili del fuoco, intervenuti a supporto degli investigatori con due mezzi.


È giunta anche una squadra della Protezione civile che ha allestito una tenda da campo sulla carreggiata per consentire ulteriori rilievi sulla salma.

Le indagini – è stato rivelato - partiranno soprattutto dalla telecamere di videosorveglianza piazzate lungo il tratto della superstrada che porta in pochi minuti oltreconfine, in Slovenia.

Sul posto il magistrato di turno Maddalena Chergia.

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