Cacciatori di frodo nella riserva della laguna abbattute 350 anatre
Grado
In una valle da pesca della laguna di Grado sono stati abbattuti almeno 150 fischioni. Ma il numero degli uccelli, della famiglia delle Anatidi, colpiti dai fucili potrebbero essere 350. Una enormità, una vera e propria strage.
Il fatto è accaduto all’inizio di gennaio, un mercoledì, giorno della settimana durante il quale nelle riserve private della laguna, in questo periodo dell’anno, non è consentita la caccia. Nelle previsioni la giornata doveva essere bella meteorologicamente parlando, ideale proprio per le battute di caccia. Tant’è che sei cacciatori veneti sono stati invitati dalla riserva di una grande valle da pesca della laguna di Grado e i cacciatori hanno colto l’occasione al volo.
Solo che, al di là del periodo vietato, è stato proprio un simile bottino simile di anatre a metterli doppiamente nei guai.
Ogni cacciatore, infatti, durante le giornate autorizzate, può abbattere al massimo 10 capi il che avrebbe significato complessivamente al massimo 60 anatidi. In realtà, però, a bordo della barca che li ha trasportati a terra ne sono stati trovati, come detto, decisamente molti di più.
A pizzicare i sei cacciatori giunti dal Veneto sono stati gli uomini della Forestale regionale che, evidentemente, avevano avuto sentore della battuta di caccia tanto da averli attesi al loro rientro all’approdo di Aquileia.
La Forestale conferma soltanto i controlli effettuati su una barca ad Aquileia con sei cacciatori, che la pratica non è ancora definita e si riserva di dare notizie a operazione conclusa. Bocche cucite, dunque, ma del fatto ne parlano in maniera del tutto negativa diversi cacciatori della riserva di Grado che, come sottolinea il presidente della stessa Nunzio Brunetto, ci tengono invece all’assoluta correttezza che purtroppo non viene osservata da tutti.
Oltre alla confisca delle prede e alle previste sanzioni i sei cacciatori, e quasi certamente anche il privato proprietario della valle da pesca, rischiano un procedimento penale (la segnalazione di reato sarebbe già stata trasmessa alla Procura della Repubblica di Gorizia) in virtù degli articoli di legge che parlano rispettivamente di uccisione ingiustificata e di danno ambientale. —
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