Burgo-Regione: si tratta per il futuro di 70 operai

Tolmezzo, il numero uno del gruppo Marchi ha accolto in cartiera la Serracchiani. L’impresa vuole lo sconto sul depuratore per lasciare aperto il reparto cellulosa

TOLMEZZO. Cartiera Burgo: ieri faccia a faccia tra istituzioni e vertici di Burgo group sul futuro della realtà produttiva in città. É stato un confronto serrato e a porte chiuse quello che si è svolto presso lo stabilimento cittadino. Non ne sono uscite soluzioni, ma si è subito impostato un confronto a carte scoperte, dopo la lettera inviata da Burgo Group al sindaco, Dario Zearo, per informarlo che nel 2014 il colosso cartario porrà in essere tutte le iniziative per realizzare un depuratore interno allo stabilimento per il trattamento delle acque reflue della cartiera, che dal 1 gennaio 2015 quindi non si avvarrà più dei servizi forniti dal depuratore consortile e non pagherà più, di conseguenza, il relativo canone da 1,8 milioni.

La missiva aveva allarmato i sindacati, preoccupati che fosse l’avvisaglia di un disimpegno di Burgo dalla cartiera cittadina. All’incontro hanno partecipato per il gruppo Burgo il presidente, Girolamo Marchi, l’amministratore delegato, Paolo Mattei, ed il direttore della cartiera tolmezzina, Furio Azzopardo, la presidente della Regione, Debora Serracchiani, il consigliere regionale Enzo Marsilio, il presidente del Cosint, Paolo Cucchiaro, e Zearo. Già la prossima settimana probabilmente si terrà un altro incontro fra Serracchiani e Zearo per fare il punto della situazione. Zearo ha manifestato la preoccupazione dell’amministrazione comunale, dopo le notizie ricevute da Burgo Group circa l’intenzione di non avvalersi più dal gennaio 2015 del depuratore, per le possibili conseguenze sul futuro della cartiera e dell’occupazione, specie per il reparto cellulosa che conta una settantina di addetti.

Ieri Burgo Group ha illustrato le difficoltà dello stabilimento, anche in prospettiva futura, a causa della forte concorrenza europea ed extraeuropea che soprattutto nella produzione di cellulosa ne penalizza fortemente i risultati, ma ha anche prospettato la volontà di intraprendere iniziative e investimenti atti a rendere competitivo lo stabilimento. Ieri si è parlato di quanto è possibile mettere sul tappeto, da parte della proprietà e delle istituzioni, per migliorare le condizioni della presenza della cartiera sul territorio e la sua competitività, ma nulla è trapelato sulle soluzioni concrete, ancora tutte da valutare.

«Abbiamo voluto fare - ha detto Serracchiani - il punto sulla situazione attuale dello stabilimento e sullo scenario di prospettive che si propongono, tenendo ben presente l’importanza di mantenere costante il livello dell’occupazione e di continuare a produrre a Tolmezzo ed abbiamo gettato le basi per un dialogo costruttivo e un’analisi delle attività positive da mettere in campo, il tutto in un clima di collaborazione e disponibilità che mi fa ben sperare per il futuro». Un programma di lavoro che coinvolge tutti, che i vertici di Burgo hanno idealmente sottoscritto e che «credo comporterà - ha spiegato Serracchiani - un consolidamento dello stabilimento. Dobbiamo comprendere in quale modo possiamo aumentare la sostenibilità, anche economica, della produzione di Burgo a Tolmezzo, in un’ottica di razionalizzazione e di crescita».

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