Buoni kebab, infuriano le polemiche

PORDENONE. È polemica sui buoni kebab distribuiti dall’amministrazione comunale ai profughi che, secondo quanto riferito dall’assessore alle politiche sociali Vincenzo Romor, non consumavano i pasti freddi al Sacro cuore, in osservanza alle tradizioni dei loro paesi d’origine.
Parte all’attacco la Lega nord, per voce del suo vicesegretario Fvg Simone Polesello. «L’assessore Romor – lancia l’affondo – chieda scusa ai pordenonesi e pensi ai propri cittadini». Polesello definisce la vicenda «una vergogna».
Su Facebook si espone invece Michele Negro, asserendo che la notizia del rifiuto dei pasti freddi da parte dei profughi non corrisponde al vero, «visto che i profughi di quella struttura continuano a mangiare tutto quanto gli viene portato senza alcun episodio di rifiuto».
«Il Governo – dice la sua il vicesegretario del Carroccio – ci spedisce giorno dopo giorno presunti profughi che dovrebbero scappare dalla guerra e dalla fame e questi si rifiutano di accettare il cibo? Tornino immediatamente da dove sono venuti e mangino ciò che gli pare. L’assessore propone un cambio di menù perché afferma che è inutile sprecare il cibo ed allora viene spontanea la domanda: diamo quel cibo a chi ha veramente bisogno o lo dobbiamo gettare perché a questi clandestini non piace?».
Polesello ricorda casi in cui «i cittadini italiani sono costretti a rovistare nei cassonetti per cibarsi ed è doveroso che le istituzioni pensino prima a loro e non ai capricci di altri!».
L’esponente della Lega bolla come «fuori luogo» le affermazioni dell’assessore, poco rispettose a suo dire di chi ha veramente bisogno. Per questa ragione pretende le scuse e auspica la revisione delle priorità da parte dell’amministrazione comunale, «incapace di pensare alle esigenze che servono veramente alla città ma subito pronta ad aiutare gli altri».
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