Bufera su Chiara Biasi: "Per 80 mila euro non mi alzo nemmeno dal letto al mattino e mi pettino"

PORDENONE. Prima di tutto: un riassunto. Quelli de Le Iene fanno uno scherzo alla famosa influencer pordenonese Chiara Biasi. Lo scherzo è questo: la fanno posare per un set fotografico, poi ritoccano le foto con photoshop.
Alla fine il risultato sono poster giganti in cui lei è in piedi su un assorbente oppure seduta sulla tazza del water. Ah! Ah!, che bello scherzo! Vabbè, poi succede ovviamente che fanno vedere le foto a Chiara, le fanno credere che siano già state pubblicate e addirittura appese in piazza Duomo a Milano, e lei dà in escandescenze, addirittura si mette a piangere inquadrata dalle telecamere nascoste.
Poco dopo scatta la chiamata agli avvocati, lei fa riunire tutti, si sfoga, urla, e in un momento di particolare tensione pronuncia una frase che in queste ore è rimbalzata ovunque: «Io per 80 mila euro non mi alzo nemmeno dal letto!».
Più prevedibile di un cinepanettone, tempo cinque minuti e tutti i social si riempiono di commenti indignati, accorati appelli, tweet al veleno e post all’arsenico, per denunciare l’inesorabile declino dei costumi: «Uno schiaffo per chi si alza alle tre di notte per meno di 1000 euro», dice uno, «Ciao Chiara Biasi, domani mattina devo alzarmi, cucinarmi il pranzo che riscalderò e mangerò in ufficio in 30 minuti. Percorrerò 25 chilometri, spero senza nebbia per andare a lavoro, e spero di tornare integra a casa. Ah no, non per 80 mila euro. Per meno di 1000 euro al mese» tuona qualcun altro.
C’è addirittura chi propone un defollow di massa, ovvero di togliere all’influencer ciò che ha di più caro al mondo, cioè i suoi follower: «Vedi poi come si alza anche per meno!».
Ora, Chiara non mi sta simpatica, non appartiene al mio mondo, propone valori che non condivido, ma vorrei fare alcune considerazioni: 1) Il defollow di massa lo meriterebbe un certo tipo di televisione, che persiste su questi format immondi in stile scherzi a parte, propinando scherzi di oggettivo cattivo gusto al solo scopo di far perdere la testa alle persone, fra l’altro trasgredendo all’unica sacrosanta regola degli scherzi per cui sono belli se durano poco e invece loro li prolungano fino allo sfinimento pur di scucire al malcapitato una frase fuori luogo, un gesto di stizza, qualsiasi cosa di abbastanza succoso da essere schiaffato in tv per il telespettatore affamato di schifezze; 2) Soprattutto la dovrebbero finire di spiattellare in tv cose dette da persone in situazioni private, a porte chiuse, perché tutti noi nel nostro privato diciamo parole di cui poi ci pentiamo e vorrei vedere voi se le vostre fossero prese e messe alla mercé di milioni di persone.
3) Per Chiara Biasi, in questo momento, 80 mila euro probabilmente sono come per noi 80 euro. Può piacere o no, ma magari per lei è così. Nessuno fra noi ha mai pronunciato una frase tipo «Per un euro io non mi alzo neanche dal letto?».
Non credo: eppure c’è una buona percentuale di questo pianeta che vive con meno di un euro al giorno. Che facciamo, pentimento di massa o impariamo a relativizzare un po’ le cose? Lasciamo stare Chiara Biasi e la sua uscita infelice. Al massimo scriviamole tutti insieme: be’, se ti avanzano un po’ di soldi, Natale è vicino!
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