Brandolini d’Adda: i rossi “bio” per rilanciare Vistorta

SACILE. Nuovi “rossi” Vistorta con certificato biologico a Vinitaly 2014: gli “eco” vini del conte Brandino Brandolini d’Adda conquistano palati e mercati. La qualità dei vigneti di Sacile con il marchio Vistorta sarà nella vetrina di Verona, dal 6 al 9 aprile, con il Merlot bio 2012, refosco bio 2012 e Cabernet Franc bio 2012. Si affiancano i bianchi annata 2013 e la punta di diamante: il merlot Vistorta annata 2009 che, al Mondial du Merlot 2012, ha vinto l’argento fra 300 vini.
Medagliere ricco per l’azienda del conte Brandino e restyling al traguardo per l’azienda. Quella messa a punto con i figli Guido e Marcantonio, in un vasto intervento di ridefinizione della tenuta e delle attività produttive. «Insieme stiamo lavorando a una strategia di comunicazione per il vino di Vistorta – ha dichiarato Guido con il conte Brandino a Vogue –. In un settore molto competitivo come quello vinicolo, dove operano più di 200 mila produttori grandi e piccoli italiani, è necessario riuscire a differenziarsi. Stiamo puntando molto sulle nuove tecniche di marketing via web, incrementate dalla crescente influenza di social network e blog».
Il focus è quello sui prodotti e sulla gente che lavora a Vistorta. «Comunichiamo lo stile di vita intessuto di passione per il lavoro – indicano il nuovo marketing –. Di ritmi esistenziali meno frenetici, accanto a un ritorno ai valori più semplici e genuini della vita in campagna e alla capacità di combinare mondi diversi». L’obiettivo è chiaro. «Vorremmo diventare, grazie a questo approccio differente, il vino di riferimento per le nuove generazioni. Sono obiettivi ambiziosi, ma siamo una buona squadra e il restyling è allargato a tutta l’azienda, per il progetto di rilancio a Vistorta».
Rapporti stretti per la famiglia dei conti e quella allargata del microcosmo nelle campagne di Sacile. «È un luogo magico dalla splendida natura, carico di memorie – dicono i ragazzi Brandolini d’Adda –. Un mosaico di affetti, in particolare connessi con i nonni paterni e di valenze estetiche. Un’autentica lezione di lifestyle».(c.b.)
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